il referendum del 17 aprile |
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Scritto da riccardo ugolino | |||
Sabato 09 Aprile 2016 12:58 | |||
Il 17 Aprile gli elettori che si recheranno alle urne troveranno stampata sulla scheda elettorale la domanda: “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”. Le concessioni a cui si riferisce il referendum sono 31, una delle quali già scaduta nel 2014, la maggior parte (20) in scadenza entro il 2019, e riguardano essenzialmente gas naturale e una quantità marginale di petrolio.
I sostenitori del NO affermano:
I sostenitori del SI affermano:
Personalmente il 17 aprile andrò a votare, perché il referendum è l’unica espressione disponibile in Italia di democrazia diretta.
Voterò SI per dare più forza a coloro che si battono per la “rivoluzione energetica” in atto nel mondo e per fermare i cambiamenti climatici che minacciano il pianeta.
Ma sarò sempre contrario ad ogni forma di strumentalizzazione politica del referendum da parte di coloro che vorrebbero far credere che si vota per proibire la ricerca di idrocarburi nel mare e per evitare il rischio di inquinamento.
Il referendum del 17 aprile non ha nulla a che fare con le “trivelle”. Riccardo Ugolino consigliere comunale Pd - 08.04.2016
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