e anche questa volta la magistratura da ragione agli inquinatori |
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Scritto da francesco cirillo | |||
Mercoledì 10 Febbraio 2016 07:36 | |||
E’ successo con la sentenza Marlane che ha assolto tutti, è successo con la nave Cunsky dissolta nel nulla del mare di Cetraro, è successo con la discarica di Scalea nata e chiusa per volontà di nessuno, è successo con i veleni ospedalieri di Costapisola, ed ecco adesso puntuale l’assoluzione per San Sago da parte del Tar di Catanzaro. L’impianto di San sago che ha sversato migliaia di tonnellate di percolato nel Mar Tirreno potrà riaprire. L’estate è alle porte e giustamente il mare deve di nuovo essere pronto per le migliaia e migliaia di bagnanti. Nonostante il coraggio del sindaco di Tortora Pasquale Lamboglia a mettersi in prima fila in una battaglia per l’ambiente e contro i tumori, nonostante le minacce ricevute assieme agli ambientalisti che non l’hanno fermato né impaurito, il Tar di Catanzaro ha dimostrato tutta la sua vigliaccheria e sicuramente il cedimento a pressioni di ogni genere. Questi impianti ricevono finanziamenti privati a non finire e oltre a riciclare rifiuti riciclano denaro di ogni genere, e sono gestiti da personaggi sempre ai confini della legalità come dimostrano inchieste e scoperte fatte in tutto il sud. Come ambientalisti del tirreno saremo vicini al sindaco di Tortora e assieme a tutti coloro che vorranno continuare questa battaglia perché quell’impianto non apra e speriamo che si vada al Consiglio di stato per impugnare la sentenza del Tar di Catanzaro. Invitiamo associazioni ambientaliste e popolazione a mobilitarsi in tutto il tirreno cosentino per far sentire la propria voce e la propria presenza davanti all’impianto maledetto indicendo assieme una manifestazione di protesta contro questa inaudita sentenza. Francesco Cirillo del Comitato per le bonifiche dei terreni , dei fiumi e dei mari della Calabria - 09.02.2016
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