Il Tribunale amministrativo regionale si esprime sulla gestione del porto turistico di Belvedere Marittimo.Il Comune aveva dichiarato la decadenza della curatela “Porto Nuovo” dalla concessione demaniale marittima e nel contempo denegato l’affidamento della struttura portuale alla società “Mercatore srl”, assegnando, temporaneamente, la gestione del porto alla cooperativa sociale Belcoop.

Il Tar ha dichiarato: “Il difetto di legittimazione passiva della capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina e della Regione Calabria” ed ha accolto “il ricorso nei limiti di cui in motivazione” annullando il provvedimento del 31 marzo 2015, l’ordinanza contingibile e urgente del 2015 contenuta nei motivi aggiunti. Il ricorso è stato proposto da: curatela del fallimento "Porto Nuovo Circolo Nautico Spa", rappresentato e difeso dall'avvocato Giovanni Spataro, contro il Comune di Belvedere Marittimo, l'Agenzia del Demanio direzione Regionale Calabria; l'agenzia delle Dogane e dei Monopoli; il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; la Guardia Costiera; il Genio Civile Opere Marittime di Reggio Calabria; la Regione Calabria, e nei confronti di Mercatore Srl.

In particolare, l’Amministrazione comunale aveva dichiarato la decadenza della curatela “Porto Nuovo” adducendo una situazione di grave inadempimento a carico del concessionario, correlata al mancato pagamento dei canoni, all’assenza di collaudo, alla mancata realizzazione di alcune opere e alla non perfetta manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura portuale. All’esito del complesso iter giurisdizionale, il Tar Calabria, in accoglimento delle tesi difensive dell’avvocato Spataro, ha evidenziato la mancanza di “…adeguata indicazione dei presupposti del provvedimento di decadenza, per omesso esame dei presupposti della riconducibilità soggettiva dei fatti alla curatela fallimentare e per mancanza del carattere assoluto e definitivo degli inadempimenti”. Il Collegio ha, conseguentemente, annullato anche il provvedimento di affidamento temporaneo della struttura portuale alla cooperativa sociale Belcoop.

L’avvocato Giovanni Spataro ha espresso grande soddisfazione per la decisione del Tar Calabria, sottolineando la portata innovativa dei principi espressi in materia di concessioni demaniali, anche in relazione al necessario bilanciamento tra interessi pubblici, generali e privati, che: “per come statuito dal Collegio adito, sempre deve sorreggere l’azione amministrativa”. Per il Tar, “Il provvedimento di decadenza adottato dal Comune resistente deve, allo stato e salvo il perdurare dello stato del bene nelle condizioni descritte nella consulenza tecnica, essere annullato per mancanza di adeguata indicazione dei presupposti del provvedimento di decadenza, per omesso esame dei presupposti della riconducibilità soggettiva dei fatti alla curatela fallimentare e per mancanza del carattere assoluto e definitivo degli inadempimenti. Ritiene il Collegio – si legge nella sentenza - che il Comune, prima di adottare il provvedimento di decadenza, ben avrebbe potuto e dovuto, e ben potrà, oltre a verificare lo stato dei luoghi, accertare la riconducibilità soggettiva dei fatti, la definitivà degli inadempimenti e, soprattutto, diffidare preventivamente il ricorrente allo svolgimento, entro un congruo termine, delle opere necessarie al ripristino dello stato dei luoghi ovvero all’adempimento delle prestazioni cui la resistente si era impegnata con la stipulazione della concessione”. fonte miocomune.it - 22.01.2016