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nomine Consorzio, Mele contro Riccetti, il Pd si spacca e tra i due litiganti il terzo gode: Caligiuri PDF Stampa E-mail
Scritto da antonello troya   
Domenica 13 Settembre 2015 07:26

E se spaccatura doveva essere, spaccatura è stata. Non è andata giù a molti la ventilata ipotesi, sostenuta dal nocciolo duro del partito democratico, di candidare il sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele, a commissario del Consorzio di Bonifica Valle Lao.

Una candidatura valida, eccellente “tra i migliori sindaci della costa”, aveva chiosato il consigliere regionale Giuseppe Aieta, forte sponsor della sindachessa, all’indomani dell’indiscrezione sul possibile commissariamento dell’ente.

Aieta, da gran furbone che è, sta cercando di piazzare le sue pedine per garantirsi il salto al parlamento, mettendo in discussione l’operato del suo ex collega sindaco e segretario di partito regionale, Ernesto Magorno, questo ultimo legato una forte amicizia con l’ex assessore provinciale Arturo Riccetti. Ed è proprio il nome dell’ex delegato provinciale al lavori pubblici, di Verbicaro, che avanza in queste ultime ore. In verità l’incarico di Commissario al Valle Lao dovrebbe andare a Mario Caligiuri, caposegreteria del dirigente regionale all’assessorato all’agricoltura. Insomma un funzionario che potrebbe mettere d’accordo i “vari spifferi” del partito di Oliverio. Suo Vice diventerebbe Arturo Riccetti, superquotato e fedelissimo del governatore calabrese, che metterebbe così un suo uomo al posto di comando. In verità la notizia della possibile candidatura a Commissario di Barbara Mele aveva sollevato non poche polemiche tra i tanti aspiranti alla poltrona di Davide Gravina. A cominciare dallo stesso Riccetti che aveva tenuto una serie di colloqui sul territorio (tra l’altro anche con lo stesso Oliverio), sondando il suo gradimento. Come d’altra parte anche l’ex sindaco di Maierà, Nino Forte, anch’egli “forte” di un certo consenso tra i coltivatori e possessori di terre.

In altre parole anche se di carrozzone si tratta, sempre una poltrona di comando è. Di certo alla Regione Calabria non hanno inteso prendere sottogamba la nomina di Pasquale Rugiero come direttore generale. Prima dimessosi e dopo riassunto nel giro di tre giorni. È di ieri una lettera degli “Amici della Terra” del Tirreno Cosentino nella quale lamentano la nomina del dg da parte di Davide Gravina e del suo vice Ciriaco Campilongo, avvenuta senza la presenza di altri elementi di giunta e senza il rappresentante della Regione. Ad ogni modo nei prossimi giorni la giunta al Valle Lao si riunirà e si procederà all’annullamento della delibera, la famigerata 77 del 13 agosto. Antonello Troya - 12.09.2015

 

 

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