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da lunedì 17 agosto e fino a domenica 23 agosto: Mostra delle acqueforti del maestro Francesco Ferro PDF Stampa E-mail
Scritto da francesca impieri   
Sabato 22 Agosto 2015 14:06

L’assessore alla Cultura del Comune di Belvedere Marittimo, Francesca Impieri, informa tutti i cittadini che nella Sala Consiliare di Palazzo Nastri, nel Centro Storico che a partire da lunedì 17 e fino al 23 Agosto 2015 si ospita la mostra delle acqueforti del maestro Francesco Ferro.

Francesco Ferro, nasce a Luzzi (CS) nel 1948 e, all’inizio degli anni ’70, si trasferisce nell’hinterland Milanese. Da autodidatta s’interessa alla pittura come forma espressiva immediata. Frequenta la scuola civica di pittura a Caronno P.(VA) e sotto la guida dei maestri quali G. Gerli, G. D’Auria e Vanni Saltarelli inizia un precorso personale fatto da travagli interiori. Le sue opere sono espressioni di autentici sentimenti: è documentata la gioia, il dolore, l’amore, la passione il desiderio di appagare il sentire religioso come senso escatologico dell’uomo. Frequenta corsi di acquaforte e  di litografia a Urbino. Approfondisce le varie tecniche d’incisione e le sue acqueforti sono delle vere e proprie riproduzione della realtà avvolta in una luminosità quasi irreale e fantastica e in un’aura poetica e fuori del tempo. Partecipa a mostre collettive e personali di livello nazionale ed internazionale e le sue opere, da tempo, sono in gallerie pubbliche e private.

Filippo Iaria scrive “E’ proprio nelle acqueforti che Francesco Ferro si esprime più liberamente, senza complessi e riproduce per la voglia di raccontare, tutte le sue acqueforti, che diventano, così, brevi racconti per immagini, raccolte durante un suo percorso intimo e riportate su lastra con sapiente bravura. Ecco che le acqueforti diventano, man mano che vengono realizzate, taccuini ideali di quel suo viaggio spirituale ed artistico che sembra non voler (ce lo auguriamo) finire mai”

Tra le tecniche di stampa originale l'acquaforte è indubbiamente la più  diffusa e quella che consente il maggior numero di effetti. "Acqua forte"  era il termine usato nel '500 per indicare l'acido (nitrico, cloridrico) che  serviva ad incidere la lastra, rimasto poi ad indicare questo procedimento  di stampa. Per eseguire un'acquaforte l'artista opera manualmente su  una lastra (rame o zinco) eseguendo ancora oggi a distanza di secoli le  stesse operazioni che usarono Rembrandt e Goya per le loro  meravigliose opere incise. Steso sulla lastra che si intende lavorare un  sottile velo di vernice protettiva, si procede a disegnare con una punta,  asportando la vernice secondo i segni tracciati. Immersa nell'acido la  lastra viene corrosa nei solchi non protetti, formando una trama di segni  incisi più o meno profondi a seconda della permanenza nell'acido. Dopo  la pulitura la lastra viene ricoperta da uno strato di inchiostro che viene  normalmente asportato con l'aiuto di garze e carta, mentre la parte incisa resta inchiostrata. La lastra appoggiata sul piano del torchio e coperta da un foglio da stampa umido, attraverso la pressione, lascia sulla carta l'impronta dell'inchiostro depositato nei solchi e l'acquaforte è pronta per essere numerata e firmata dall'autore. La raffinatezza ed il prestigio di una stampa così ottenuta, consiste in questo, in un'idea che si è materializzata soltanto attraverso la sensibilità e la capacità creativa di un artista, che approda a risultati d'arte dopo prove e riprove di lavoro paziente. Francesca Impieri assessore alla cultura comune di Belvedere M.mo - 22.08.2015

Sabato 22 Agosto 2015 alle ore 20:00, presso Palazzo Nastri, verrà proiettato un filmato “Come nasce un’acquaforte-tinta”

 

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