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ufficio del Giudice di Pace, inviata istanza per il ripristino PDF Stampa E-mail
Scritto da comunicato stampa comune di belvedere m.mo   
Mercoledì 05 Agosto 2015 13:31

Il ventinove luglio u.s., l’Amministrazione Comunale di Belvedere ha inviato al Ministero della Giustizia l’istanza per il ripristino dell’Ufficio del Giudice di Pace.

La giunta, infatti, con delibera n. 101 del 29.07.15, su proposta del Sindaco Ing. Enrico Granata, preso atto della collaborazione fattiva dei Comuni dell’ex mandamento, ha disposto l' inoltro della richiesta.

La ferma volontà dell’Amministrazione Comunale a proseguire nell'intento di restituire ai cittadini il presidio di Giustizia è scaturita dai rilevanti disagi che la chiusura ha arrecato, agli utenti, negli ultimi mesi.

L’accorpamento all’Ufficio del Giudice di Pace di Paola, materialmente inadeguato a inglobare la mole di cause confluite dall’Ufficio di Belvedere e da quello di Cetraro, ha portato ad un rallentamento del servizio nonché a disagi, dovuti alla distanza, per gli utenti che a qualsiasi titolo hanno fruito del servizio, Amministrazioni Comunali comprese, con il concreto rischio di un aumento degli oneri per la cittadinanza.

Grazie alla sinergia tra il Comune capofila e i Comuni di Diamante , Sangineto , Maierà e Buonvicino, è stato possibile, nei termini di legge, trasmettere la richiesta al Ministero competente per riaprire l’Ufficio soppresso.

Il Sindaco di Belvedere M.mo, Ing. Enrico Granata, sin dalla prima riunione ha manifestato la personale volontà e l'impegno dell’amministrazione a ripristinare l’Ufficio, ha individuato nel territorio comunale l’immobile da adibire a sede del presidio: il fabbricato sito in Via A. Pepe (loc. Acquaro) di proprietà del Comune. Pertanto, l'utilizzo dello stesso non comporterà aggravi di spesa, ed inoltre due dipendenti, attualmente in servizio presso il Comune, saranno distaccati presso la sede giudiziaria.

Il Comune di Sangineto ha contribuito, individuando il terzo dipendente da distaccare presso l’Ufficio.

I Comuni di Diamante, Maierà e Buonvicino, hanno stanziato un contributo economico per le spese di mantenimento del presidio.

In un momento di particolare crisi economica, lo sforzo operato dalle Amministrazioni interessate è stato considerevole, anche perché, tutti i Comuni aderenti, hanno reperito i fondi senza incidere sulle tasche dei contribuenti, già fortemente provate dalla pressione fiscale.

L’operazione è stata un buon esempio di cooperazione tra gli Enti Comunali interessati, che per rispondere all' interesse della collettività hanno saputo trovare il giusto equilibrio tra le forze in campo per raggiungere uno scopo comune.

Un importante contributo è stato dato, inoltre, dal Comitato “Salviamo il Giudice di Pace”, costituito da professionisti e cittadini, che ha collaborato fattivamente alla concretizzazione dell’iniziativa.

Il Presidente del comitato, Avv. Filippo Grosso La Valle e il consigliere delegato al contenzioso del Comune di Belvedere M.mo, Avv. Maria Donato,  hanno collaborato per curare l’aspetto giuridico-formale della questione, coadiuvando le amministrazioni nella predisposizione degli atti necessari.

Ora spetterà al Ministero di Giustizia esaminare le istanze presentate dai diversi Comuni e rideterminare la carta geografica del servizio Giustizia. L’esito delle richieste sarà comunicato a febbraio 2016. Intanto, nel mese di ottobre il personale indicato  frequenterà un corso di formazione. comunicato stampa comune di Belvedere M.mo - 04.08.2015

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