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Bonifati, aumenta il primato di secondo Comune più inquinato della Calabria per elettromagnetismo PDF Stampa E-mail
Scritto da wwf tirreno cosentino   
Mercoledì 29 Luglio 2015 06:55

Sì Bonifati conta questo triste e mortifero primato e dagli anni ’80 ad oggi sembra che soltanto il Sindaco (indipendente progressista) Antonio Goffredi si sia astenuto dal concedere ulteriori permessi per inquinare il territorio ed i suoi abitanti.

Bonifati è prediletto dagli inquinatori in quanto conta la meravigliosa caratteristica di un’alta collina di 600 metri a picco sul mare e quindi ogni altura, ogni Torre medievale viene colonizzata e sfruttata per irrorare sulla popolazione mortifere onde elettromagnetiche.

Memorabile la battaglia degli ambientalisti della fine degli anni ’90 contro il bosco di antennone edificate proprio dentro l’abitato della frazione Torrevecchia quasi contemporanea a quella contro l’antennona Omnitel sul Monumento Nazionale Torre del Capo (anch’esso circondato da abitazioni) : tre volte tale voluta dal Sindaco Roberto Gerace in cambio di qualche lira per le casse comunali : fu sequestrata e tre volte dissequestrata, tanto vale la salute dei cittadini.

A Bonifati l’aumento dei tumori è incontestabile ed a nulla è servito individuare il desertico sito bonifatese del “RIO” in montagna per spostarvi tutte le mortifere antenne.

La risposta è stata quella di collocare nel 2015 altre due antenne in Località San Gaetano di Cirimarco ed un’altra appunto in Località Parise-Stazione F.S.

I residenti dell’abitato di Parise/Stazione F.S. (e ricordiamo che nella prospiciente campagna di quest’ultimo sito lavorano per sei ore al giorno numerosi contadini, nemmeno riparati dalle mura domestiche) hanno formulato un esposto alla Magistratura già da settimane senza attendere noi ambientalisti e del tutto sfiduciati verso l’Ente Locale.

Noi del WWF ci appelleremo alla nuova Assessora all’Ambiente della Regione Antonella Rizzo perché non soltanto intervenga per disporre lo smontaggio degli ultimi due strumenti di inquinamento, ma faccia mettere sotto inchiesta e controllo dall’Arpacal tutto il sistema mortifero di antennone nello sventurato territorio di Bonifati.

Va avviata inoltre, su iniziativa della dr.ssa Rizzo, un’indagine epidemiologica su tutta la popolazione per appurare eventuali dirette o indirette conseguenze dell’elettromagnetismo in considerazione dell’alto tasso di decessi per tumori di vario genere.

Non sappiamo infatti cosa sperare da un’Amministrazione locale che (pur meritoria per una perfetta applicazione della raccolta differenziata) si distingue altresì per le concessioni alle antennone inquinanti e per le licenze edilizie sulle scogliere in fase di crollo a mare.

Cosa replicheranno tali Amministratori alle superiori autorità : che le antenne soddisfano le esigenze dei possessori di telefonìa mobile e che le concessioni edilizie sulle scogliere siano (illegalmente) previste nel Piano Regolatore ? Ma la salute dei cittadini non dovrebbe venire prima degli interessi delle compagnie telefoniche ? Wwf Tirreno Cosentino - 28.07.2015

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