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salute, Gilberto Raffo: usare criteri e metodi di giudizio oggettivi PDF Stampa E-mail
Scritto da gilberto raffo   
Domenica 24 Maggio 2015 08:20

Riteniamo che quando si parla di salute si debbano usare criteri e metodi di giudizio il più possibile oggettivi e fortemente legati al merito delle questioni.

Poi, soprattutto se è la politica a muovere rilievi, proprio per la forte politicizzazione clientelare di questo settore, necessita la massima trasparenza e obbiettività di giudizio derivante da una conoscenza reale delle situazioni e massima indipendenza da chi opera anche imprenditorialmente nel settore della salute.

Riteniamo che da mesi è in atto una necessaria e indispensabile azione da parte del Distretto del Tirreno e della sua dirigenza di riportare a criteri di “appropriatezza”, di efficacia e di efficienza sia il settore delle cure primarie, della specialistica ambulatoriale e soprattutto delle attività di riabilitazione.

A noi risulta che mentre ora si entra nel merito, e ciò attraverso un percorso condiviso con le strutture private accreditate che vogliono realmente confrontarsi su un modello riabilitativo di cure efficaci ed efficienti del progetto riabilitativo presentato e si cerca, con le poche risorse umane a disposizione, di effettuare le verifiche presso le strutture riabilitative più importanti, precedentemente invece e con un “modus operandi” questo si inaccettabile si approvavano centinaia di Progetti riabilitativi solo “sulla carta” e da una sola unità di valutazione riabilitativa provinciale composta da poche unità.

Certamente il percorso avviato non è a regime e necessitano ulteriori implementazioni di attività di verifica nelle strutture e di maggiore appropriatezza prescrittiva.

Non è condivisibile, pertanto, la presa di posizione di chi da consigliere comunale, e quindi da un ruolo istituzionale, non rappresenta una realtà concreta che è in movimento e tendente ad una migliore e costante erogazione di servizi e soprattutto di quelli riabilitativi che vede sul territorio del Tirreno impegnate quotidianamente ben 55 unità di personale riabilitativo sia per la terapia domiciliare che ambulatoriale e presso i centri pubblici, dell’età evolutiva.

Sono state abbattute le liste di attesa negli ambulatori di riabilitazione di Scalea, Cetraro ed Amantea.

È stato riportato a criteri di maggiore appropriatezza il servizio di riabilitazione domiciliare sia per i pazienti che sono in ADI che quelli in altri setting riabilitativi.

Infine, appare veramente strano che, mentre nulla si dice per la riduzione del budget avvenuto lo scorso anno in modo “piratesco” dell’unica struttura privata per acuti della Provincia di Cosenza che ha media ed elevata assistenza come la Casa di Cura Tricarico, ci si addentri su questioni teoriche di come vengano autorizzare alcune prestazioni riabilitative che necessitano di ben altre argomentazioni e discussioni in merito che certamente non possono essere utilizzate per fini in cui non si capisce bene se poi alla fine si vogliono difendere gli utenti-pazienti o qualche struttura che vuole continuare ad operare come prima al di fuori di qualsiasi controllo di appropriatezza e di merito delle prestazioni erogate.

Riteniamo che la politica debba e deve svolgere un ruolo propositivo nel rispetto primariamente degli operatori sanitari che ogni giorno operano sul campo tra mille difficoltà perchè siamo ancora in “Piano di Rientro del Debito Sanitario” e non prestarsi gioco forza a strumentalizzazioni.

Questa deve essere la nuova politica, per la gente e non per altro.

Invitiamo pertanto il Direttore del Distretto del Tirreno a illustrarci le azioni messe in campo nel settore della riabilitazione, a cui noi plaudiamo, e come si intende implementare altre azioni per migliorare il servizio al fine di  stabilire quale ruolo e quali iniziative la politica debba prendere per facilitare ciò. Gilberto Raffo consigliere comunale "Ora" - 24.05.2015

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