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20 marzo, giornata internazionale della felicità PDF Stampa E-mail
Scritto da coordinamento csv cs   
Giovedì 19 Marzo 2015 20:17

La Giornata Internazionale della felicità si celebra in tutto il mondo il 20 marzo di ciascun anno. È stata istituita dall'Assemblea generale dell’ ONU il 28 giugno 2012. La risoluzione stabilisce che:

«La ricerca della felicità è un scopo fondamentale dell'umanità, riconoscendo inoltre di un approccio più inclusivo, equo ed equilibrato alla crescita economica che promuova lo sviluppo sostenibile, l'eradicazione della povertà, la felicità e il benessere di tutte le persone »

E’ importante e necessario ricordare a tutti, e in tutto il mondo, che " cercare di essere felici è un obiettivo umano fondamentale " ha dichiarato il Consigliere direttivo CSV Cosenza e Presidente Consorzio Pro Loco Riviera dei Cedri Antonello Grosso La Valle. L’Italia è al 45esimo posto tra le 150 nazioni passate al setaccio dalle Nazioni Unite per stilare il Primo Rapporto Mondiale sulla Felicità, dove ad essere presi in considerazione non sono parametri economici ma fattori quali la libertà di scelta, la salute, la rete delle relazioni sociali, la generosità, l’aspettativa di vita. Uno dei difetti della società è quello di far pensare che oggi la felicità possa derivare solo dalla crescita del nostro benessere materiale e dei consumi, ma non è così, non può essere, i dati di varie ricerche ci dimostrano, continua il Presidente Grosso La Valle, considerando persone adulte, che la felicità dipende soprattutto dalle relazioni e la qualità della vita migliora grazie alle continue relazioni. L’Italia si trova al 45esimo posto per tre dimensioni, dove ha perso terreno, e sono il reddito, la sicurezza e le relazioni affettive negative. Robert Kennedy diceva: la felicità di una Nazione non può essere misurata dal PIL, infatti il Pil non tiene conto della salute delle famiglie, della qualità della loro educazione, della gioia dei momenti di svago, non comprende la bellezza della poesia,  dei luoghi, la solidità dei valori familiari o l’intelligenza del nostro dibattere, il Pil non misura né la saggezza, né la conoscenza, né il coraggio, né la compassione, né la devozione al nostro paese misura tutto eccetto ciò che rende la vita di essere vissuta. Coordinamento Csv Cosenza - 19.03.2015

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