agenzia beni confiscati serve una riorganizzazione |
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Scritto da lorella cairo | |||
Mercoledì 14 Maggio 2014 08:22 | |||
«Se la decisione del Governo di mettere mano al riordino dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati alle mafie serve a riorganizzare il settore e a dare più forza, tempestività e certezza alle misure che aggrediscono i patrimoni dei mafiosi, ben venga.
Le criticità che hanno caratterizzato la vita, seppur breve dell'Ente, e che abbiamo anche registrato nel corso di specifiche audizioni della Commissione regionale che presiedo, di fatto, si sono tradotte in rallentamenti dell'iter o peggio in azioni non completamente efficaci. Ed invece, nel contrasta alle mafie, le misure della confisca e del sequestro sono quanto mai utili, opportune e irrinunciabili». La ha dichiarato il Presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta, Salvatore Magarò che, commentando la decisione del Governo, ha anche aggiunto: «la lotta alle mafie ha bisogno di presidi di legalità e giustizia, veri, effettivi, concreti. I contenitori vuoti o peggio monchi, di qualche effetto o parte, possono essere perfino controproducenti. «Le misure punitive che aggrediscono i patrimoni dei mafiosi e che hanno l'obiettivo di riposizionare i beni e gli averi ottenuti illegalmente, nei circuiti della legalità e dell'economia sociale – ha concluso Magarò - sono azioni che vanno incentivate e applicate su più larga scala, perché raggiungono contemporaneamente un duplice obiettivo: privare i mafiosi della forza derivante dalla loro ricchezza e dimostrare ai cittadini che è possibile ripristinare i circuiti della legalità e della giustizia». *documento segnalato da Lorella Cairo Gruppo Consiliare regionale "Scopelliti Presidente" - 14.05.2014
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