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centro storico e programmi elettorali PDF Stampa E-mail
Scritto da salvatore fabiano   
Sabato 03 Maggio 2014 09:20

Partecipando ai tanti dibattiti per messaggi su facebook , nei mesi scorsi, ho usato una battuta allo stesso tempo ironica e amara: “Non vi preoccupate, nei programmi elettorali ci saranno le ricette giuste” –  scrissi ai miei interlocutori.

 

Ho appena finito di leggere i 5 programmi presentati dalle liste di candidati belvederesi e le ricette ….le ho trovate. Più o meno diffusamente, più o meno ricche di novità ciascuno si è sforzato di avanzare proposte di “RECUPERO, RIQUALIFICAZIONE, RIVITALIZZAZIONE” del nostro vecchio borgo. Sono la ripetizione delle precedenti analisi e proposte di intervento che dal 1995, data  in cui la legge ha imposto il programma da allegare per obbligo, sono già a conoscenza di chi segue le vicende politiche locali con attenzione.

Ma davvero chi ha vergato quei punti programmatici ancora crede di poterli realizzare?  E’ pensabile che il nostro Centro  Storico possa essere rivitalizzato senza la gente che ci vive dentro? Chi ha lungamente amministrato la nostra comunità  comprende di aver già illuso in passato con idee irrealizzate ? E chi debutta al fianco di antichi amministratori è davvero convinto delle novità proposte e della loro realizzabilità? Sono questi gli interrogativi che mi permetto di porre, come cittadino, all’attenzione di tutti e che non bramo abbiano risposte in campagna elettorale, ma nel quinquennio che verrà. L’ amarezza nell’esaminare questa cruda realtà viene dal cuore di uno che tra le quattro mura antiche è nato e cresciuto , percorrendo ogni via, calcandone ogni pietra, scoprendo e vivendone le umane vicende senza dimenticarle. Provando umilmente a trasferirle per iscritto alle generazioni future.

Volendo ricercare le cause del depauperamento del borgo medievale si possono indicarne due più importanti di altre:

- la prima, ineluttabile ed obiettiva, è la tendenza dell’uomo a recarsi verso i luoghi delle comodità, delle modernità che soddisfano i bisogni di ciascuno;

- la seconda, legata alle politiche locali ed alle scelte del recente passato, è l’esodo dei tanti abitanti verso la costa ove il PRG adottato nel 1979 (con tre soli voti contrari)  stabiliva di coprire con zone di completamento e di espansione gran parte del nostro territorio. Indici altissimi di edificabilità e, di conseguenza, vantaggi economici per pochi a costruire nuovi insediamenti anziché  recuperare il patrimonio edilizio esistente (in primis del Centro Storico).

E’ giunto il momento  per tutti (me compreso) di fare i conti con la propria coscienza interrogandosi e prendendo atto che le vie per il ritorno sono rarefatte o inesistenti. Sperando di non generare reazioni scomposte provo ad esprimere una mia ultima conclusiva analisi: dove c’è l’uomo c’è l’attività e la vita. Allora bisogna innescare un procedimento virtuoso per ridare vita al borgo: acquisto di vecchie case – lavori di restauro – trasferimento di abitanti – apertura quindi di nuove attività  commerciali – valorizzazione di siti culturali e ……via via verso una nuova vita. -Siamo disposti a muoverci in questa direzione? Conosco già la risposta! Con affetto a tutti, iniziando da coloro che vinceranno la competizione elettorale e ci amministreranno nel prossimo quinquennio. Salvatore Fabiano 03.05.2014

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