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le esequie del Capitano Gigino Sueva, una cerimonia autentica PDF Stampa E-mail
Scritto da circolo culturale città di fella   
Lunedì 17 Marzo 2014 21:38

Oggi 17 Marzo in uno dei Vicoli della Marina di Cittadella, le esequie del Capitano Gigino Sueva, i suoi pescatori lo portano al suo mare. Una cerimonia autentica, di altri tempi più autentici

Una giornata già di primavera, ma poco importava al Capitano Gigino Sueva che con qualsiesi “tempo” (già in pensione da anni) al mattino comunque si recava istintivamente ad osservare il mare ripetendo quel necessario rituale che fino a pochi anni addietro lo obbligava a stabilire le condizioni climatiche ovverosia per decidere se il suo peschereccio potesse uscire in mare a pescare.

Lo sapevano bene le famiglie di pescatori cetraresi che da due giorni stavano vegliando il feretro di Giginillu Sueva, il Capitano Maestro di centinaia di giovani pescatori, che lo apprezzavano per quella professionalissima conoscenza dei fondali.

Ed ad un certo punto sembrano pescatori da epopea omerica i due che entrano nella camera della veglia e pongono con grande solennità ai piedi del loro Maestro di Pesca, nel feretro, una bottiglia con acqua e pietre di mare. Poi ritornano nel Vicolo e dispiegano la loro bandiera, mentre gli ex-Marinai militari si affiancano a loro per ricordare i 24 mesi che Gigino trascorse a prestar servizio di leva appunto nella Marina Militare.

Poi lo prendono sulle spalle lo portano verso il suo mare preceduti dalla Banda Musicale di Sant’Agata d’Esaro (il paese della collina tirrenica da cui immigrarono a Cittadella un secolo addietro, prendendone di fatto la guida delle attività di pesca che all’epoca erano la struttura economica portante del paese).

Così Giginillu, al cospetto di Franciscu de Paula che lo guarda dalla sua effigie in bronzo sul Lungomare, saluta per l’ultima volta il suo mare e tutta la sua gente (da Cetraro, Belvedere, Sant’Agata e naturalmente da Cittadella) e ci si avvia in grande dignitoso dolore collettivo verso la Chiesa madre passando davanti a quella (San Michele) costruita con le “parti” del pescato negli anni ’20 proprio dagli uomini di mare.

In Chiesa Pasquale Filippelli e Massimo Converso leggono il ricco curriculum vitae del Capitano Sueva : centinaia di calabresi ascoltano un rito che conclude la storia dell’ultimo pescatore che lascia a Cetraro, San Lucido e Fuscaldo il testimone di un mestiere di cui ormai  sono detentrici non più di 120 famiglie sui 100 chilometri del Tirreno Cosentino.

Un mestiere che resiste all’inquinamento del mare causato proprio da quelle Istituzioni locali ed alla tolleranza dolosa dello Stato, adesso indifferenti difronte a questa battaglia di società economia e cultura che i pescatori come Giginillu Sueva hanno combattuto per tutta la loro esistenza di autentici uomini di mare.

Il 18 Aprile, alle ore 12, il Circolo Culturale Città di Fella e l’Associazione Culturale IL NOSTRO DIALETTO del Tirreno Cosentino daranno vita presso la Biblioteca Civica in Via Cosenza 24 ad una prima commemorazione pubblica del Capitano Gigino Sueva.

Nell’estate 2014 l’Associazione Pescatori di Cetraro ed il Circolo Culturale Città di Fella terranno due manifestazioni in ricordo del Capitano Gigino Sueva, una difronte ai loro pescherecci nel PORTO di CETRARO ed una alla Marina di Cittadella, con testimonianze e filmati. circolo culturale città di Fella - 17.03.2014

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