Laltrasinistra, Powered by Joomla! and designed by 123WebDesign
porto di Diamante, il comitato difesa ambiente rompe il silenzio PDF Stampa E-mail
Scritto da tonino grosso ciponte   
Sabato 30 Novembre 2013 21:27

Il Comitato Difesa Ambiente di Diamante rompe il silenzio (non se ne parla perché le trattative elettorali pretendono il silenzio) dicendo "qualcosa" sull'interrogazione parlamentare dell'ex sindaco ora onorevole Magorno a proposito del porto.

Diciamo a lui che avrebbe fatto bene prima a rispondere lui per primo alle innumerevoli interrogazioni che i cittadini da lui fino a ieri amministrati gli chiedevano da tempo: chiarezza e trasparenza su tutto ciò che riguardava gli atti dell'iter del porto, ma sono arrivate da lui solo promesse vaghe e scadenze mai rispettate se non in viaggi o lettere a Catanzaro di cui l'esito reale non è mai stato comunicato. Diciamo a lui che bene avrebbe fatto a mantenere la promessa fatta a Striscia di fronte a tutta la cittadinanza e all'Italia intera cioè quella che con la fascia tricolore avrebbe abbattuto i cancelli del cantiere e restituito l'agibilità dell'area ai cittadini. Diciamo a lui che si doveva indignare e chiedere chiarezza sulle gravi affermazioni dell'assessore Gentile sull'inganno subito sul porto di Diamante, da chi e perché? Leggiamo chiaramente tra le righe dell'interrogazione parlamentare che non si andrà al nocciolo del problema, il voler proseguire sulla non chiarezza su ciò che sta succedendo attorno al porto di Diamante, è questa l'interpretazione che noi diamo nel leggere l'interrogazione. Lo denunciammo in tanti (Com. dif. Amb. Diam.- Legambiente- PRC- WWF- Forum Ambientalista, ecc) dal '99 in poi che sarebbe stata, così concepita, un'opera inutile e vergognosamente incompiuta oltre che invasiva ed i fatti purtroppo ci hanno dato ragione. Precisiamo alcune punti controversi rispetto all'interrogazione:

L’ex Sindaco sa che

  1. Nessuna sospensione da parte della Soprintendenza: all’epoca dei pochi lavori effettuati per recuperare i reperti, che in pubblico l’ex Sindaco ha sempre negato essere veri, i lavori del porto erano già in stallo (estate 2010).

  2. I lavori ripresi successivamente e di nuovo sospesi in attesa di una variante migliorativa erano e sono stati effettuati in difformità rispetto al progetto iniziale, come più volte da noi detto, e come si può evincere dal fatto che non è stato richiesto, a fronte di lavori per circa un milione e mezzo di euro, nessun pagamento per stato di avanzamento lavori.

  3. Il progetto di variante non può essere approvato con un semplice decreto di non assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale: troppe le variazioni senza nessun piano di impresa coerente con le stesse!

  4. In ogni tavolo e incontro, nonostante le nostre reiterate segnalazioni, le Autorità, comprese quelle comunali, hanno ripetuto fino alla nausea le stesse cose ora dichiarate di fatto false dalle dichiarazioni dei vertici regionali.

  5. La conclusione ovvia è che tutti hanno ingannato tutti i diamantesi!

Chiediamo ora a gran voce che il nuovo sindaco metta in moto tutto il possibile affinché la decisione sul porto e sul nostro futuro torni a Diamante e che siano, una volta per tutte, i cittadini a decidere. Non è giusto lavarsene le mani pensando che una si tale interrogazione ( che avrà i suoi lunghi tempi) metta a tacere il malcontento di tutta la cittadinanza diamantese. Comitato Difesa Ambiente Diamante, responsabile Tonino Grosso Ciponte - 20.11.2013

 

 

e-max.it: your social media marketing partner
 

Questo sito utilizza i cookie per gestire la navigazione ed altre funzioni.Chiudendo questo banner o cliccando su qualunque elemento di questa pagina acconsenti all'uso dei cookie. Per ulteriori informazioni sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, visitare la nostra pagina cookies police.

Accetto i cookie di questo sito.

EU Cookie Directive Module Information