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la campagna elettorale è già cominciata PDF Stampa E-mail
Scritto da agostino gentile   
Giovedì 17 Ottobre 2013 19:27

I mesi, che precedono ogni appuntamento elettorale, sono da sempre caratterizzati da numerosi articoli, i quali, pur nella concretezza degli argomenti trattati, mirano a demonizzare la Maggioranza Amministrativa uscente.

Un caso evidente è quando si parla di degrado urbanistico, paesaggistico e igienico del quartiere Marina: i servizi in “bella vista” sopra il barbiere Lello, le transenne perenni che oggi racchiudono il fabbricato in costruzione in piazza (prima racchiudevano la precedente struttura pericolante, poi demolita), ecc. Queste argomentazioni sono state più volte ripetute dal sottoscritto alla precedente amministrazione. Ora mi chiedo: come mai chi descrive “queste bruttezze”oggi, non le ha lette, viste e risolte quando faceva parte della precedente amministrazione?

Sicuramente, Granata, sarà ricordato come il Sindaco con più legislature di tanti altri, e, viste le ristrettezze in cui da anni versano le casse dei comuni italiani per questa crisi, sarà ricordato anche per una gestione ordinaria. Piuttosto, si deve preoccupare, chi ha cavalcato la politica da sempre, (tanto da essere definito “l’onnipresente della politica Belvederese”, con lunghi anni d’esperienza comunale, regionale e sanitarie e in periodi di vacche grasse), e dovrebbe chiedersi cosa ha lasciato ai Belvederesi tanto da farlo ricordare positivamente.

Per un politico, infine, ricordare gli anni sessanta e settanta solo come un periodo emotivo e nostalgico e tacere sugli scempi che la politica ha prodotto in quegl’anni a Belvedere, è offensivo per la popolazione. In quel periodo, è bene ricordarlo, amministratori senza autorevolezza (meglio pensarla così), non hanno saputo contrastare quei progetti folli d’altri Enti, i quali, con la scusa dell’emergenza, hanno posto sulla spiaggia, da Nord a Sud di Belvedere, enormi massi di calcestruzzo. Se si fossero ricercate altre soluzioni, come ad esempio le barriere sommerse, adottate peraltro in diverse località d’Italia, avremmo avuto quel turismo estivo che oggi s’invoca. In quegli anni, inoltre, gli stessi amministratori, rilasciando facili concessioni edilizie hanno contribuito a distruggere per sempre, quelle architetture che la natura ha creato: i “Calanchi”. Quei fenomeni geomorfologici d’erosione del terreno, presenti in poche parti del mondo, se non fossero stati sacrificati, potevano essere inseriti nell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco, dando origine ad un altro tipo di turismo.

Ma i politici oggetto di critiche non sono solo questi. Si può citare l’ex amministratore di Belvedere, il quale, nel gestire tutto l’iter e guidare le pratiche riguardanti il contributo per le zone alluvionate, ha preso una grossa cantonata. La sua “ freschezza mentale” ha fatto cilecca, ottenendo per Belvedere dalla Regione Calabria, più volte, un pollice all’ingiù e il pugno chiuso, meglio conosciuto come zero Euro di contributo. Come saranno pagate quelle Ditte che hanno eseguito i lavori? E le famiglie evacuate potranno mai rientrare nei loro alloggi?

Anche in sede Provinciale vi sono fatti che lasciano amarezza e sgomento, mi riferisco alla votazione che ha deciso l’accorpamento dell’Istituto Agrario di Belvedere all’Istituto Superiore di Cetraro. Scelta per niente ponderata; o, meglio, un semplice calcolo dettato dai Partiti (di Sinistra!). Quando si presiede un’assemblea, però, e si è chiamati a decidere su qualcosa molto vicino a chi deve dare un giudizio, è consuetudine che questi si astengano, per non essere di parte e per non influenzare, con la propria presenza, il giudizio che gli altri votanti vorranno dare. Nel caso specifico, l’astensione sarebbe stata recepita dai cittadini Belvederesi come un atto d’amore verso il proprio territorio, ma così non è stato.

Vi è un altro onnipresente nella scena politica di Belvedere, con l’agenda sotto il braccio, pronto ad annotare ogni cosa, colto, intelligente, che riesce sempre a trovare argomentazioni che fanno colpo, in altre parole, gioca sull’emotività di chi l’ascolta facendosi apparire altruista in quel momento, impegnato nel sociale, ed è anche pronto a dare lavoro a chi lo cerca, magari in una cooperativa. Il suo impegno, però, è noto a tutti, è sempre stato portato a termine unicamente per soddisfare le proprie ambizioni.

Con il suo modo di fare si è rottamato da solo, trascinandosi con sé il suo circolo.

Un altro ancora, dopo anni di silenzio, con aria da sornione, eccolo rinascere per l’appuntamento elettorale. Ad uno ad uno prepara le sue pedine, riferendogli notizie, fatti e modo di agire, ma soprattutto gl’inculca responsabilità e fiducia, per far sì da essere ricambiato, e ottenere così, quella fiducia da essere scelto come Leader. Questa macchinazione, fatta con molta astuzia, mi ricorda i fumetti d’Angela e Luciana Giussani, ma a differenza del personaggio del fumetto, questi, non ha coraggio per misurare le proprie forze. Sfrutta i voti che le ignare pedine gli portano, e male che vada, va ad occupare un posto nella minoranza, da dove, in ogni modo, riesce ad ottenere ciò che desidera.

Ci sarebbe altro da raccontare, ma mi limito a queste che sono solo quelle di fresca memoria,

Non me ne voglia se qualcuno si sente coinvolto in queste osservazioni. Esse, non sono solo mie considerazioni, ma anche ciò che si sente dire in piazza, nei bar, sul lungomare e da gente comune. Ovviamente ci sono fazioni che esaltano un personaggio a discapito di un altro e viceversa, ma alla fine si concorda che i politici sono tutti uguali e sempre gli stessi.

Ad avvalorare questa tesi, basta dare uno sguardo alle varie Amministrazioni che negli anni si sono succedute; a parte i deceduti e quelli d’età avanzata, a rotazione, troviamo sempre le stesse figure politiche. Ne consegue che, se Belvedere un tempo era il centro gravitazionale dell’intera costa Tirrenica, ed ora è solo un punto di periferia, non dobbiamo incolpare la sventura o un’oscura maledizione che ci ha colpito, ma semplicemente il modo errato di fare politica dei soliti personaggi.

Cari cittadini, io amo Belvedere e credo che questo sentimento lo proviate anche voi: non possiamo più essere indifferenti a questo declino del nostro paese per poi lamentarci. Occorre avere coraggio, e manifestare pubblicamente, tutto il nostro disappunto a questa politica, che tutto risolve, tranne i reali problemi della collettività. L’appello è rivolto principalmente alle cittadine di Belvedere, le quali, di solito, sono riluttanti a tutto ciò che sa di politica. Un loro apporto, e con la loro riconosciuta sensibilità che posseggono, potrebbero dare a Belvedere quella svolta di cui il paese ha bisogno.

Personalmente, voglio impegnarmi per una Belvedere migliore, e per fare questo, bisogna entrare nelle istituzioni; per questo, le prossime Amministrative mi vedranno protagonista. Per chi volesse dare dei consigli, idee, programmi o partecipare direttamente al cambiamento della politica Belvederese, lo può fare inviando un’E-mail a: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. . - Agostino Gentile - 17.10.2013

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