E’ voce insistente che il Poliambulatorio medico-assistenziale di Belvedere Marittimo venga accorpato e quindi trasferito in un Comune limitrofo del Tirreno cosentino.

Da premettere che l’assistenza medico-territoriale, specialistica, oggi più che mai, si rende indispensabile ed opportuna sia per garantire risposte immediate alle esigenze di salute della maggior parte dei cittadini, che limitare ricoveri impropri e a volte non necessari nelle strutture ospedaliere con evidente aggravio della spesa sanitaria .Si sente spesso e demagogicamente sostenendo che questi presidi altamente qualificati,  specializzati, specie nella medicina di prevenzione, dovrebbero essere per casi di emergenze acuti, di diagnosi approfondite e  strumentali.

Nella realtà e con il Sistema o Piano sanitario regionale esistente e risalente agli anni ’90, aggiornato di volta in volta con motivazioni varie ed opportunistiche, senza una visione generale ed attuale della sanità, è possibile attuare quanto detto? Ci si domanda qual è la ratio o presupposto che suggerisce l’eventuale  spostamento in altra sede comunale di un servizio sanitario territoriale, consolidato nel tempo, utile ed indispensabile ad una popolazione numerosa e per lo più di anziani? Alcuni politici o i responsabili del servizio sanitario provinciale sapranno che il territorio del Comune di Belvedere è il più vasto della zona con circa diecimila abitanti e con i due terzi della popolazione dislocata e stabilmente residente in numerose contrade collinari , circa cinquanta, distanti vari chilometri dal centro urbano, con una viabilità rurale precaria e prive di qualsiasi mezzo pubblico di collegamento. Stando così le cose, i disagi che i cittadini dovrebbero subire per il paventato spostamento dell’attuale sede ambulatoriale in altro Comune  sarebbero incalcolabili, specie per i più anziani o meno abbienti per la mancanza assoluta di mezzi pubblici di trasporto e di collegamento intercomunale.  Al Signor Presidente della Giunta regionale, on. Giuseppe Scopelliti, al Sign. Direttore dell’Asp di Cosenza, dott.Scarpelli, per le considerazioni sopraesposte, la comunità di Belvedere M.mo fa appello alla sensibilità ed oggettività di azioni delle Signorie loro per scongiurare provvedimenti che penalizzerebbero principalmente i ceti sociali più deboli. Al Sig. Sindaco e ai componenti del Consiglio comunale tutti, oltre ad essere vigili e attenti sull’evolversi della situazione di cui si è parlato, si prodighino per rendere il servizio logistico-strutturale più agevole , offrendo disponibilità e collaborazione anche in previsione di favorire la istituzione di altre branchie specialistiche che le esigenze del territorio richiedono. Giuseppe Mistorni - 29.08.2013