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lettera aperta al sindaco di Lamezia Terme: Gianni Speranza PDF Stampa E-mail
Scritto da adriana amodio   
Sabato 24 Agosto 2013 08:17

Caro Sindaco, premesso che non è in discussione la Tua persona, né come uomo e né come politico, permettimi di sottolineare come la decisione di concederTi la cittadinanza onoraria, da parte del Consiglio comunale di Sant’Agata d’Esaro,

non è “suffragata” da nessun riscontro oggettivo relativo al Tuo impegno politico, sociale e culturale verso la comunità santagatese e, pertanto, la stessa appare “inopportuna”. Tra l’altro, il percorso ed il metodo intrapreso dal Sindaco Branda per la deliberazione della cittadinanza onoraria non sono stati trasparenti, fino al punto che la decisione è stata assunta in una seduta di consiglio comunale dove non era presente nessun consigliere comunale di opposizione.

Le “cittadinanze onorarie” dovrebbero essere sempre concesse con l’unanimità del consiglio, senza “forzature istituzionali” e, soprattutto, mai per interessi politici.

“La cittadinanza onoraria è infatti un riconoscimento che impegna tutta la città ed è quindi inaccettabile, in quanto contrastante con ogni principio democratico, che venga concessa senza il parere dei gruppi di opposizione che rappresentano buona parte dei cittadini”.

La Cittadinanza onoraria a Te concessa è stata posta in essere “in considerazione del suo impegno politico istituzionale per l'affermazione della cultura della legalità e della sua azione determinata contro la criminalità organizzata nonché per il suo impegno amministrativo, ormai di molti anni, teso a rilanciare e a dare più forza democratica e civile alla Città di Lamezia Terme”, ma – consentimi – l’impegno antimafia non ha alcuna attinenza con Sant’Agata d’Esaro, il cui territorio si è distinto storicamente per senso civico e tradizioni democratiche, anche se è un Comune finito, purtroppo, agli onori della cronaca per le intimidazioni che hanno portato nel recente passato alle dimissioni dell’allora Sindaco Bisignani e per le quali si aspetta ancora di conoscere le verità su responsabilità ed esecutori.

Il riconoscimento che il sindaco Branda Ti ha conferito, allora potrebbe essere stato suffragato, con molta probabilità, nel mero tentativo di strumentalizzare la Tua personalità, più che per riconoscimenti alla Tua attività di sindaco-antimafia, per la Tua funzione di Segretario Regionale di un partito politico …

O c’è dell’ altro?

La decisione di concederTi la “cittadinanza onoraria”, forse, può essere motivata solo dal fatto che avreste dovuto partecipare ad un convegno a Seregno il 20 aprile 2013 sul tema “Gemellati contro le mafie” che, però, è stato precipitosamente annullato, perché il Sindaco leghista del comune lombardo Giacinto Mariani ed il Capitano dei carabinieri Luigi Spenga, entrambi relatori all’evento insieme a Te e al Sindaco Branda, furono coinvolti in un’inchiesta giornalistica dell’Espresso per presunte compromissioni con il clan dei Casalesi.

Insomma, l’evento di Seregno sarebbe – se così fosse – un’inconfutabile dimostrazione di come, a volte, “l’antimafia” sarebbe evocata soltanto per “smania di protagonismo”, mentre la lotta alla mafia è una cosa seria, come Tu ben sai, e non può essere mai oggetto di strumentalizzazioni.

Onestamente, da giovane segretaria del PD locale, non comprendo le motivazioni che hanno portato l’Amministrazione comunale di Sant’Agata di Esaro a concederTi la cittadinanza e, in tutta sincerità, non capisco nemmeno cosa Ti abbia spinto ad accettarla.

Certo, se ne avessi conosciuto i motivi come segretaria del Partito Democratico locale, così come i Gruppi Consiliari d’opposizione, avremmo potuto accoglierTi e salutarTi all’interno di un Consiglio Comunale … luogo preposto e più giusto, non credi?

Ti sei reso conto che ad accoglierTi non era presente tutta la comunità, ma un’esigua, sparuta ed interessata rappresentanza di parte? Che mancava la sinistra, i rappresentanti in seno al Consiglio comunale delle forze d’opposizione e del PD in particolare?

Ad una domanda, più che ad altre, sto tentando di dare una risposta: “Speranza, cittadino onorario di tutto il paese oppure libera e autonoma espressione e forzatura personale del Sindaco?”

Caro Sindaco, ti ho spiegato perché il protagonismo del Sindaco Branda sul tema della legalità e della lotta alla mafia appare, pertanto, strumentale, intempestivo e superficiale.

Utilizzare l’istituto della “cittadinanza onoraria” per fini politici di un partito, di un movimento o, peggio, per interessi personali, utilizzando la lotta alla mafia, che dovrebbe essere azione e modello di vita di ciascuno, non solo mortifica il sano e condiviso rapporto tra cittadini ed istituzioni, ma rischia di dare il messaggio diametralmente opposto. Cordialmente, Adriana Amodio segretaria Pd Sant’Agata di Esaro - 22.08.2013

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