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“La pericolosità della strada statale 18 – Tirreno cosentino” PDF Stampa E-mail
Scritto da adriana sabato   
Martedì 04 Giugno 2013 10:52

Sono note a tutti le problematiche sollevate nel corso del convegno dedicato alla prima Giornata Vittime della Strada “I Nostri Angeli”, tenutosi nei giorni scorsi a Belvedere Marittimo. Problematiche che inducono a consigliarne la praticabilità con grande prudenza e la massima attenzione.

“La pericolosità della strada statale 18 – Tirreno cosentinola tematica del convegno, ha infatti evidenziato dei dati che parlano chiaro: centinaia di morti ogni anno con un’età compresa fra i 15 e i 45 anni, scarso interesse da parte delle istituzioni e mancanza di controllo, numerose criticità legate alla vetustà del tracciato,  rallentamenti dovuti agli attraversamenti dei centri abitati, centinaia di autotreni che percorrono giornalmente la statale, carente manutenzione ordinaria e straordinaria per cui le condizioni del manto stradale  sono pessime, tanto altro ancora. Tutti dati che se da un lato confermano la necessità di un ammodernamento ed una messa in sicurezza urgente ed immediata dell’arteria stradale, non smentiscono certamente la necessità della prudenza all’atto di mettersi alla guida di un automezzo da parte degli utenti. La manifestazione si è proposta l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica - soprattutto le nuove generazioni - sul tema della sicurezza stradale, suscitando l’interesse di tanti giovani liceali partecipanti  all’incontro. Fra le testimonianze di coloro che indirettamente o meno hanno vissuto la difficile esperienza del sinistro stradale è stata particolarmente toccante quella della moglie di un concittadino, Roberto Perrone, che nel 2008 è stato travolto da un automobilista in stato di ebbrezza e che aveva assunto sostanze stupefacenti. Roberto dopo un coma durato circa un anno, ha dovuto subire diversi interventi e numerosi e lunghi percorsi riabilitativi per il recupero funzionale non ancora  completato, ma ha anche dovuto subire l’ingiustizia di sapere che il responsabile dell’incidente, non ha avuto la sospensione della patente di guida. Si pone allora come obiettivo necessario il sensibilizzare sempre più sia il cittadino che le istituzioni verso la strada della prevenzione, il censimento dei tratti più pericolosi, la corretta manutenzione, la formazione ed informazione. Tutti quei punti inseriti nel patto di sicurezza siglato dai rappresentanti istituzionali presenti, insieme agli organizzatori del convegno: con l’onere di continuare a vigilare sullo stato delle cose che riguardano la sicurezza e la responsabilità della circolazione stradale. Adriana Sabato - 04.06.2013


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