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meno male che Palmino c’è! PDF Stampa E-mail
Scritto da giuseppe mistorni   
Sabato 25 Maggio 2013 12:49

Nel complimentarci per il meritato successo personale avuto a livello nazionale, per le sue spiccate capacità inventive nell’arte nobile e delicata della buona cucina italiana-calabrese-mediterranea,

i concittadini di Belvedere M.mo gli devono anche un riconoscimento e un grazie per aver dato al nostro comune rilevanza e conoscenza da parte di milioni di telespettatori.Non è retorico o nostalgico l’importanza che ha avuto nei tempi passati questo antico borgo medievale, riccco di storia, cultura, tradizioni secolari, beni artistici e monumentali, agricoltura (coltivazione del cedro) e, da oltre un secolo riferimento ed eccellente polo sanitario.

Forse la non adeguata sensibilità o apatia delle varie rappresentanze istituzionali locali, non gli hanno dato quella opportuna rilevanza esterna da far considerare il Comune per ciò che realmente ha rappresentato e rappresenta e non perché è geograficamente vicino a………..

Basti ricordare inoltre alcune industrie di rilevanza europea.

E’ opinione comune che nel settore della ristorazione –Palmino docet-, dell’accoglienza ed ospitalità della gente, delle eccellenti strutture alberghiere-ricettive, dei bacini culturali esistenti, Belvedere non è da meno di altre realtà turistiche.

Ci si augura che da parte di ciascuno di noi, cittadini di Belvedere Marittimo, e in primis di chi ci rappresenta istituzionalmente, ci sia consapevolezza, amor proprio e responsabilità nel fare emergere e trasmettere le proprie specifiche peculiarità di questo antico paese e renderlo co-protagonista e riferimento assieme ad altre realtà.

Restando in argomento, mi sia consentito esternare con preoccupazione la voce che si sta diffondendo in alcuni settori dell’opinione pubblica, sul ridimensionamento scolastico provinciale che vedrebbero –ahimè- I Licei “T. Campanella” di Belvedere M.mo, penalizzati nell’ambito del quadro generale del dimensionamento.

Se si dovesse verificare una “jattura” del genere, ci si domanda: qual’è la ratio che permette di mortificare ulteriormente una istituzione scolastica eccellente, bene organizzata, funzionante, adeguata ed al passo, con professionalità e competenze, alle nuove e dinamiche sfide sociali e culturali che la scuola deve offrire?

Fra l’altro ha una maggiore presenza di allievi provenienti dal medio e alto tirreno cosentino e dall’entroterra dell’esaro -diciotto comuni che sono adeguatamente collegati da mezzi pubblici-.

Non si può e deve mortificare il sapiente, costante impegno di validi illuminati dirigenti scolastici che si sono susseguiti nel tempo e di illustri docenti, che hanno dato il meglio per contribuire alla crescita delle nuove generazioni.

Signor Sindaco, rappresentanti istituzionali locali, è bene anticipare e vigilare con la forza della ragione, della obiettività, i tentativi che alcuni politici, forte di un potere effimero ed oggi messo sempre più in discussione, cercano di far prevalere con compromessi e accordi di bottega.

Non mancano argomenti, valutazioni oggettive da sottoporre all’attenzione di chi dovrà decidere sui futuri eventuali accorpamenti, prevenendo così, il solito colpo di mano del politico di turno ritenuto più forte.

Si sollecita, anche, un intervento risolutivo per la definita autonomia all’avvio del Liceo Musicale –annesso ai Licei “T. Campanella”-, già autorizzato dagli Enti Provincia e Regione, ma congelato, inispiegabilmente, presso l’Uffico Scolastico Regionale.

Mi sia consentito dire che non servono azioni legali o ricorsi ai Tribunali Amministrativi (TAR), deve prevalere il buonsenso, la razionalità delle cose che si propongono e la politica, con i suoi rappresentanti, deve sempre guardare agli interessi della collettività e non mirare ai futuri propri tornaconti. Giuseppe Mistorni - 25.05.2013

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