nessun sottosegretario al Pd calabrese. L’ennesimo schiaffo al partito causato dalla debolezza politica del Commissario D’Attorre |
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Scritto da comitati calabresi matteo renzi | |||
Venerdì 03 Maggio 2013 15:28 | |||
Un’immagine circola da diversi giorni sul web: un fotomontaggio che ritrae il Commissario D’Attore nelle vesti di quel soldato giapponese che, anche se la guerra era finita, continuò da solo a combattere, fedele alle consegne che gli erano state affidate.
La politica è una cosa seria e non vuole essere nostra intenzione essere poco rispettosi nei confronti dell’On. D’Attorre. Ma questa foto, anche se in chiave ironica, rende bene l’idea della pervicacia con la quale il Commissario del Pd non lascia il suo incarico pur sapendo di non averne più la legittimità politica per proseguire nel suo mandato. I Comitati pro Renzi calabresi, infatti, evidenziano quello che è già sotto gli occhi di tutti da tempo: un Commissario, che è espressione di un Segretario e di una Segreteria che si è dimessa, vede chiaramente il suo incarico svuotato delle ragioni politiche che lo ispiravano. Per tale motivo, con la pacatezza che impone il momento politico e sociale già teso, ma con altrettanta fermezza, chiediamo che l’On D’Attorre abbandoni il campo, senza se e senza ma, e lo lasci ad un comitato di reggenza composto da democratici calabresi che siano espressione reale di tutte le anime e i territori della nostra regione. A queste ragioni, che già di per sé basterebbero, si aggiunge l’ultimo ed ennesimo schiaffo che è stato inferto al Pd calabrese: il fatto che nessun sottosegretario, per non parlare dei Ministri, proveniente dalla nostra regione, sia entrato nella squadra di governo di Enrico Letta. Un fatto che la dice lunga sull’autorevolezza e sul peso che il Commissario ha assicurato nello scacchiere della geografia politica al nostro partito: cioè praticamente nullo. Avere una rappresentanza del Pd nell’esecutivo, com’è immaginabile, sarebbe stato un fatto sicuramente positivo e spendibile per il partito e per
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