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frane 2009, oltre il danno la beffa PDF Stampa E-mail
Scritto da giuseppe mistorni   
Venerdì 08 Marzo 2013 11:31

Avere appreso che la Regione Calabria non ha accolto l’istanza presentata dal Comune di Belvedere per essere riammessi ai finanziamenti relativi agli interventi di somma urgenza per frane e smottamenti vari,verificatesi nel febbraio 2009,lascia sgomenti e fortemente preoccupata la popolazione.

 

Ci si domanda quali effetti ha sortito il pronunciamento, tanto esaltato, del Tar Lazio ? Oltre al danno la beffa. Non solo non sono state riconosciute alcune opere strutturali  resesi necessarie , tempestivamente realizzate e preventivamente accertate ,per alcune dagli Uffici competenti, il Comune si è dovuto o si dovrà assumere l’onere delle ingenti spese legali e quant’altro corrisposto ad alcuni tecnici.  Non è il caso di disquisire sulla regolarità o meno degli atti a suo tempo predisposti per accedere ai fondi della Protezione civile , ma il dato che ci preoccupa è che le frane e dissesti idrogeologici  presenti a macchia d’olio nel vasto territorio collinare del Comune ci sono state, esistono e sempre di più creeranno disservizi e comprometteranno la stabilità dei terreni  e dell’abitato urbano.

Forse da parte del Comune ci sarebbe dovuto essere un maggior raccordo con le Istituzioni locali: Regione – Provincia per cercare un punto di convergenza per i casi più urgenti e accertati.

Belvedere, pare sia uno dei pochi Comuni che non ha beneficiato dei fondi delle Ordinanze ministeriali pur presentando un territorio vasto , acclive,  collinare , con il 60% della popolazione che vive nelle varie contrade distanti dal centro storico o abitato vari chilometri,  con strade di collegamento anni ’70, senza servizi primari: (fognature, illuminazione pubblica e strutture socializzanti) .

E’ da rilevare che alcuni lavori di “pronto intervento” sono stati già eseguiti e a tutt’oggi pare non siano stati remunerati.

Ci si domanda chi farà fronte a queste legittime richieste ? Se le Istituzioni regionali e nazionali non hanno ritenuto di inserire il Comune di Belvedere fra i beneficiari dei contributi previsti per interventi di somma urgenza sul territorio danneggiato, dovrà essere lo stesso Comune a farvi fronte con fondi del proprio Bilancio. Non credo che si possa continuare con ulteriori azioni giudiziari che comporterebbero altre ingiustificate spese legali.

Da non sottovalutare che la situazione economica-occupazionale dei nostri concittadini è al limite della sopravvivenza , anche a causa della eccessiva, a volte ,poco oculata, pressione fiscale : Imu al massimo, tassa sullo smaltimento dei rifiuti , servizio idrico integrato (gestito in maniera frettolosa). Non credo , stando così le cose , che si possano ipotizzare soluzioni che penalizzino ancor di più i soliti contribuenti per assolvere agli impegni assunti  con le ditte esecutrici dei lavori, con eventuale tassa di scopo o ulteriore inasprimento fiscale. La Regione non può non tener conto che i danni si sono realmente verificati e che non può essere sacrificata una comunità intera per eventuali superficialità commesse nell’espletamento delle pratiche di cui si tratta. La politica, gli uomini che la rappresentano a livello regionale dovranno , con spirito di solidarietà e attenzione verso questo Ente, trovare nelle pieghe del proprio Bilancio finanziamenti finalizzati a remunerare quanto dovuto alle imprese che hanno concretamente realizzato le opere. “Quando si vuole si può”. Giuseppe Mistorni - 08.03.2013


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