Amici e compagni il risultato elettorale delle ultime politiche ci lascia,  senza alcun dubbio, una grande responsabilità. Il voto ha evidenziato un malessere generale, soprattutto dei giovani, nei confronti di una classe politica autoreferenziale e rappresentativa solo di se stessa.

Il voto a Grillo ha dimostrato la distanza del PD Calabrese dalle giovani generazioni e dalle domande che giungono da una terra che vive grandi difficoltà sociali ed economiche.  Al tempo delle primarie sono stato, credo, l’unico segretario dei Giovani Democratici in provincia di Cosenza e forse addirittura dell’intera Calabria a sostenere l’idea di rinnovamento portata avanti da Matteo Renzi. Nessuno allora comprese, o fece finta di non comprendere,  la distanza ormai incolmabile della vecchia politica  dai cittadini, com’è stato poi evidenziato dal voto delle politiche. Per questo ho sostenuto con forza quella proposta, insieme a tanti giovani ed ora, alla luce dei fatti, sono ancora più convinto che bisogna ripartire da quel discorso di rinnovamento, cominciando da un azzeramento della classe dirigente del partito e assumendoci, come giovani forze del Pd, la responsabilità di candidarci a prendere quei posti,  mettendo in pratica quel rinnovamento competente ed entusiasta che noi giovani democratici possiamo garantire. Dobbiamo avere, soprattutto, la capacità di far avvicinare definitivamente al Pd quelle persone che hanno fatto parte dei comitati pro Renzi e che però non hanno ancora aderito al partito. Farci carico di far comprendere che la nostra può essere una forza politica di autentico rinnovamento ai tanti giovani che hanno votato con grande entusiasmo per Matteo Renzi alle primarie, ma che poi alle elezioni hanno scelto Grillo perché hanno visto nel Pd le solite logiche conservatrici  e la mancanza di una  vera proposta di cambiamento che noi possiamo rimettere in campo rendendo effettive le novità introdotte  dal Sindaco di Firenze.  Il Pd in Calabria, occorre dirlo, ha commesso anche gravi errori di strategia sbagliando la compilazione delle liste, soprattutto al Senato, dove, escluso Villella, gli altri candidati erano i soliti nominati e non erano rappresentativi di nessuno o quasi. Per non parlare poi della candidatura a Capolista alla Camera di Rosy Bindi, che sicuramente ci ha fatto perdere tanti voti. Cari amici c’è bisogno di riarmarci, fin da subito, di quella volontà e passione politica che ci contraddistinguono. Dobbiamo farci portatori di un vero rinnovamento, iniziando da una richiesta urgente e non prorogabile, nei confronti dei segretari provinciali e del Commissario regionale, di convocazione dei congressi di partito. Bisogna avere il coraggio di prenderci le nostre responsabilità  e di  tentare di  rinnovare davvero il  Pd. Tanti di noi sono capaci di ricoprire ruoli importanti e di guida,  non possiamo più aspettare che ciò avvenga. Dobbiamo lottare per cambiare le cose e ridare credibilità al progetto politico del Pd  riavvicinandolo nuovamente  alla gente, rendendolo aderente e credibile nei confronti  delle istanze urgenti ed improrogabili che vengono dai cittadini, frastornati dalla confusione politica di questi tempi e dalla grave crisi che stiamo vivendo. Ritengo positiva, in questo senso, la convocazione della direzione provinciale dei giovani democratici cosentini da parte del segretario Michele Rizzuti, e spero che ciò venga fatto anche dagli altri segretari provinciali e soprattutto dal segretario regionale. Non si può attendere ancora, è arrivato il momento di far sentire finalmente la nostra voce e far comprendere che siamo stanchi di stare dietro le quinte. E’ arrivato per noi il momento di andare in scena. Alberto Settembre segretario GD Diamante - 01.03.2013