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una “Nuova Amministrazione”? Meglio “modesti” Amministratori! (II parte) PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   
Martedì 25 Settembre 2012 21:15

Come intende l’Amministrazione Comunale di Belvedere Marittimo uscire dalle secche economiche in cui si è cacciata? O, ancora meglio, quali misure intende assumere per far ritornare il Comune fra gli enti virtuosi?

E’ questa la domanda espressa dalla Corte dei Conti nelle recenti osservazioni, ed è questo il monitoraggio costante a cui ci sottopone l’Osservatorio Finanza Locale del Ministero dell’Interno. A questi controlli ormai non si può sfuggire! Le risposte di merito che gli Uffici contabili dei Comuni devono effettuare con comunicazioni ufficiali, sono obbligatorie, a scadenza fissata e sanzionabili per legge.

L’attuale Maggioranza, a guida Granata, eclissando completamente la risposta, non garantisce gli organi di controllo con la dimostrazione di mettere in campo  strumenti correttivi operativi (revisione ruoli, evasione fiscale, recupero crediti passivi), ma affidandosi completamente ad una politica di inasprimento delle aliquote tributarie tenta di aumentare il gettito di entrata, pur sapendo che la mancata riscossione è il vero nodo da sciogliere. Con i prossimi Consigli Comunali del 30 Settembre ( tariffe IMU, addizionale comunale IRPEF, imposta di soggiorno, etcc)  e del 31 Ottobre (Bilancio di Previsione), si perpetua quella che ormai risulta essere la politica di Granata: manovra fittizia del tiriamo a campare, scontentando il meno possibile.

Intanto, continuano a pagare i soliti fessi! L’importante è non capovolgere questo equilibrio (Squilibrio)

I Buoni della mensa scolastica e il ticket del trasporto alunni dovrebbero garantire almeno il 51% del mantenimento dei servizi a domanda individuale; il 100% per l’acqua, così per la spazzatura. Il Comune continua a rimettere 60.000 Euro per il trasporto, 40.000 Euro per la mensa, 450.000 Euro per l’acqua, 350.000 Euro per la spazzatura.

Anche i servizi a domanda individuale devono rispondere a parametri di valutazione: se non si raggiungono questi parametri il Comune non viene classificato fra gli Enti Virtuosi e rischia, non solo il declassamento, ma il dissesto. Rassicuriamo fittiziamente gli organi di controllo, l’importante è allungare il tempo della sopravvivenza: quel che conta sono gli incarichi e le opere di famiglia. Ieri i lauti incarichi ai legali, ai tecnici del PSC, lo “Scempio” di Viale delle Repubblica e della “banditesca” Fornace (l’isola felice). Oggi gli incarichi agli stessi legali, e la “banditesca” operazione Monti. Dieci lunghi anni precedenti la mia amministrazione non sono serviti a nulla.

Non è semplice per un sindaco o un assessore confrontarsi con le nuove sfide di “messa in sicurezza del bilancio dell’ente”, prendendo decisioni che attengono al patto di stabilità, ai trasferimenti statali, ai flussi finanziari, alle scelte tariffarie e tributarie, all’accertamento dell’evasione fiscale, alla gestione della riscossione coattiva, alle dinamiche del mercato finanziario, alla riforma del catasto, alla gestione dell’indebitamento, alla valorizzazione del patrimonio immobiliare, ai rapporti con le aziende partecipate, alle società in house, al bilancio consolidato. Il quadro economico e normativo è profondamente cambiato, in

questi anni, e la solidità del bilancio dell’ente locale, diventa la priorità assoluta per ogni amministratore a tutela del territorio e delle nuove generazioni.

Gli amministratori locali sono sempre più obbligati a conoscere e trattare argomenti molto tecnici e ad assumere decisioni attinenti alle risorse finanziarie e tributarie, talvolta senza un approfondito e adeguato supporto professionale e specialistico.

Da qui l’invito alla modestia, al senso di responsabilità e di attenta analisi di introspezione che dovrebbe permeare tutti avendo coscienza che il traguardo, almeno in questa occasione, non è vincere, ma essere all’altezza del compito di governare il bene comune ed il futuro delle nostre generazioni.

Amministrare oggi un comune è oggettivamente molto più complicato rispetto ai primi anni duemila, ma ogni epoca ha le sue prerogative e una rigorosa e intelligente analisi della singola situazione può consentire di intervenire con rapidità ed efficacia, rafforzandosi di fronte ai possibili punti di debolezza e, nel caso specifico di Belvedere, nella gestione delle entrate.

Il settore degli uffici tributi o meglio ancora degli uffici entrate, è strategico per garantire la concreta e tempestiva copertura finanziaria della spesa; è quindi fondamentale rafforzare questo servizio con personale, progetti e supporti informatici adeguati, che consentano di accrescere le entrate, prioritariamente ampliando il numero dei soggetti chiamati a partecipare alla fiscalità locale e accentuando tutte le possibili forme di recupero dell’evasione fiscale diretta e indiretta. L’attività di verifica sui corretti adempimenti tributari di

chi elude il fisco locale, l’obiettivo di garantire a tutti che tutti pagano, la possibilità di rateizzare quanto dovuto per chi intende regolarizzare la propria posizione, la certezza di porre in essere azioni amministrative coattive nei confronti di chi evade e non intende sanare le proprie violazioni, non sono soltanto azioni di corretta amministrazione, ma di semplice buon senso e di seria e prudente gestione delle entrate.

Il governo delle risorse di un ente locale non si limita a stabilire quali tributi applicare e quali norme regolamentari attuare, la serietà di un’azione di governo locale è misurata dalla capacità di garantire equità fiscale e certezza del diritto.

Certezza del diritto per coloro che, per moralità e etica, o semplicemente perché le tasse vanno pagate, adempiono tempestivamente ai loro doveri fiscali e pretendono che le stesse regole e lo stesso rigore sia applicato a tutti, nessuno escluso. Mauro D’Aprile. Gruppo “L’Orizzzonte - 25.09.2012

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