la “strigliata” della Corte dei Conti potrebbe restare tale, se...(II parte) |
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Scritto da mauro d'aprile | |||||||||||||||||||
Sabato 16 Giugno 2012 09:27 | |||||||||||||||||||
Uscire dalle secche di una situazione “strutturalmente deficitaria”, per il Comune di Belvedere, significa anche tenere in debita considerazione le principali norme di interesse degli Enti Locali, già emanate e di prossima attuazione. Rimanere adagiati sulla garanzia del “Fondo Sperimentale di Equilibrio” che, ancora oggi, viene trasferito dallo Stato, fra l’altro ulteriormente decurtato per via dello sforamento del Patto di Stabilità, sarebbe aggiungere un ennesimo errore, ai già numerosi commessi: quello di non comprendere che il percorso di avvicinamento al superamento della “spesa storica” con quella “standard” è, in ogni caso, graduale, dal 2012 al 2014. Dico questo, rivolgendomi ai Responsabili del Servizio Finanziario dell’Ente, essendo convinto, e non per presunzione, considerato i recenti trascorsi, di poter essere compreso da questi. La Legge 42/2009 ha, come noto, avviato il processo di trasformazione del sistema di finanziamento delle autonomie locali da un modello prevalentemente di finanza derivata ad uno basato sull’autonomia finanziaria dei vari livelli di governo, con il finanziamento che passerà dal criterio della “spesa storica” a quello del “fabbisogno standard”. La Legge ha fissato i principi ed i criteri direttivi che i decreti legislativi, in via di emanazione, già adottano per la definizione dei molteplici punti di cui è composta la delega governativa. Per Comuni e Province, tuttavia, elemento di particolare interesse è la fiscalizzazione dei trasferimenti soppressi e la fissazione dei “fabbisogni standard”, in quanto da questi dipenderà il finanziamento delle funzioni, fondamentali, ma non solo, che gli Enti dovranno svolgere. In questo senso, dopo l’attribuzione del patrimonio (o federalismo demaniale, D.lgs. 845/2010), il Governo ha diffuso la bozza di due dei decreti delegati che dovranno essere adottati per proseguire con l’iter federalista. Si tratta del decreto sulla devoluzione del gettito da fiscalità immobiliare ai Comuni e di quello dell’individuazione dei fabbisogni standard degli enti locali. La Legge Delega definisce il costo ed il fabbisogno standard come quell’indicatore che, valorizzando l’efficienza e l’efficacia, permette di comparare e valutare l’azione pubblica (art.2 lettera f). Il costo ed il fabbisogno standard (il costo moltiplicato per le unità di servizio da erogare) sono quindi il metro in base al quale finanziare integralmente le spese relative alle funzioni fondamentali ed ai livelli essenziali delle prestazioni da esse implicate, superando il criterio della “spesa storica” ed abolendo i trasferimenti statali. In questo modo, il finanziamento, a valere anche su quote del fondo perequativo, avverrà sulla base di una spesa non storica, bensì “efficiente”, responsabilizzando le pubbliche amministrazioni sull’uso delle risorse pubbliche. La differenza tra gettito delle entrate e spesa sarà finanziata, infatti, solo per la parte di spesa che individua un livello da ritenersi accettabile di efficienza, eliminando o riducendo sempre di più gli effetti distorsivi derivanti dal finanziamento a “pié di lista”, sprechi compresi. La differenza positiva tra spesa sostenuta e fabbisogno standard, resa pubblica anche attraverso i Bilanci, evidenzierà l’inefficienza o l’efficienza della pubblica amministrazione. In questo disegno virtuoso ruolo importante di selezione avrà la collettività (controllo democratico) che, premierà o boccerà, con il proprio consenso elettorale, gli amministratori. In attesa delle metodologie che la Società per gli Studi di Settore (la SOSE s.p.a.) deve predisporre (attraverso l’uso di questionari) con la individuazione del fabbisogni standard, determinandone i valori con tecniche statistiche e l’utilizzo dei dati di spesa storica, appare propositivo ed indispensabile, per la situazione del Comune di Belvedere, predisporre in via sperimentale, parallelamente allo Schema di Bilancio di Previsione 2012, lo Schema delle Funzioni Fondamentali, raggruppato a confronto dello stesso. Questa operazione consentirebbe di esprimere prime significative valutazioni, proprio in considerazione di ritrovarci, per lo sforamento del patto di stabilità che ci vedrà classificati tra i Comuni meno virtuosi, nella più sfavorevole situazione economica della nostra storia amministrativa. Al contempo aiuta a capire se una energica azione di recupero dell’evasione tributaria e della riscossione dei crediti, attendibilmente preventivati, basterà a rimetterci in carreggiata o, malgrado una sufficiente entrata, bisognerà amputare, inevitabilmente componenti strutturali di “inefficienza” e di spreco estendibili anche alle reti di servizi fondamentali quali l’acqua non pagata e l’atavico spreco d’irrigazione, le reti stradali senza tornaconto con taglio d’erba in proprietà private, le illuminazioni inutili di tratti non pubblici, etcc…… Rimanendo a disposizione per una più proficua illustrazione in Consiglio Comunale, nella speranza che su questi argomenti, vitali per le sorti della Città, si avvii un dibattito fra aspiranti che ritengono voler svolgere un ruolo di Amministratori, rimando ad un prossimo, spero utile, lavoro di merito. Mauro D’Aprile gruppo "L’Orizzonte" - 16.06.2012 Funzioni Fondamentali a confronto
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