Si parla e riparla con rammarico e nostalgia del Centro Storico di Belvedere Marittimo, quando il visitatore occasionale o affezionato ne esalta le bellezze, la maestosità di ciò che resta del castello, delle chiese, del panorama incantevole e di alcuni antichi palazzi e borghi medioevali.

Nel contempo, purtroppo, ne evidenzia lo stato di degrado, abbandono e  la pericolosità per la pubblica incolumità di alcuni edifici transennati da sempre, del costone che sorregge il castello , la cui roccia arenaria tende a sfaldarsi  e riversarsi su l’unica strada carrabile che collega le zone alte del paese. I circa duecento abitanti residenti vivono in uno stato di disagio sempre più avvertito per la mancanza di servizi adeguati.

Per fortuna che la esistenza della clinica “Cascini” , che oltre ad offrire un servizio sanitario eccellente sia per i residenti che per le popolazioni dei paesi interni e costieri, consente una dinamicità di vita e di rapporti interpersonali con gli abitanti del luogo. Cosa si può fare per far rivivere questi antichi borghi che hanno segnato la storia nel tempo e che ancora conservano fascino, attrazione e voglia di viverli?

Come sempre la politica, attraverso i suoi diretti rappresentanti ai vari livelli istituzionali e con il concorso dei cittadini, dovrebbe coordinare e programmare una serie di iniziative strutturali e non che possano far rivivere queste antiche e storiche realtà La Regione ad esempio, in considerazione dell’alta sismicità della Calabria perché non pone in essere provvedimenti legislativi che consentano l’adeguamento antisismico degli antichi edifici, favorendo l’accensione di prestiti o mutui a tassi agevolati con i vari Istituti di credito?

Non si chiede il contributo a fondo perduto, fra l’altro non ammesso dalla Unione Europea , ma il concorso sugli interessi che il cittadino proprietario dovrà sostenere. Si rivitalizzerebbero anche gli antichi mestieri artigianali del ferro battuto, del legno, e della copertura dei tetti con coppi comuni di argilla. Signori politici regionali, esiste agli atti della Regione una proposta di legge, presentata dall’allora Gruppo del “Partito Popolare”, sul “Recupero dei centri storici minori”;  adeguatala  e con un modesto impegno di spesa d Bilancio, si rende un proficuo servizio al cittadino residente e al turista che visita la Calabria. Il Comune oltre alla predisposizione di un adeguato piano di recupero o di intervento strutturale sui comparti edilizi più degradati, dovrebbe intervenire anche con una pianificazione economica – finanziaria virtuosa che ne consenta ed incentivi la permanenza dei residenti.

Si prenda ad esempio il Comune di Rossano che ha disposto l’esenzione della Tarsu relativa allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, per tutti gli esercenti operanti nel Centro Storico: bar, pizzerie, negozi alberghi, botteghe artigianali etc.

In aggiunta, altra novità rilevante in materia fiscale, è data anche dall’esenzione totale dell’Imu su prima casa e pertinenze. Il cittadino , proprietario di case abbandonate, di palazzi disabitati e fatiscenti , disposti  a vendere, dovrebbero avere il buon senso e la consapevolezza  che non si possono pretendere somme esorbitanti fuori da ogni regola di mercato per far sì che si possa ragionevolmente favorirne l’acquisto e la ristrutturazione.

Il Comune, è bene ricordarlo e ripetere, potrebbe e dovrebbe adottare provvedimenti che impongono ai proprietari di fabbricati disabitati, fatiscenti e pericolosi la messa in sicurezza e il recupero ambientale, igienico e paesaggistico degli stessi. Giuseppe Mistorni - 15.05.2012