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Vaticano: "contro la crisi un'autorità finanziaria mondiale, ma la politica primeggi sulla finanza" PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   
Lunedì 24 Ottobre 2011 16:13

In continuazione dell’articolo precedente, riporto ancora una parte delle mie considerazioni effettuate “sotto l’ombrellone” il 3 Agosto 2011:

La fresca Estate 2011, in controtendenza con l’alta temperatura dell’economia mondiale in genere, Europea in particolare e, nello specifico, del nostro Paese, ci consente una pausa di riflessione per effettuare incontrovertibili verifiche,  dopo lunghi anni di processo di affermazione della Economia Finanziaria della Seconda Repubblica rispetto a quella mista dell’Economica Reale della Prima.

La prima verifica di carattere strutturale, in senso finanziario, è quella relativa all’illimitata possibilità d’accumulazione del denaro passata da una forma di potere sociale a quella di potere politico.

L’enorme quantità di moneta transitata dai mercati e dagli istituti finanziari, sia quelli regolamentati, sia quelli fuori d’ogni controllo, grazie alle ideologie della “deregolamentazione”, non ha per nulla aumentato, bensì diminuito, la capacità produttiva delle economie reali. Il capitale è stato diretto, infatti, verso operazioni ad alto rischio, ad offensivi e stratosferici compensi ai protagonisti di una nuova e fortunosa élite, nonché alla creazione di irrealistici valori di titoli finanziari infettati da bolle speculative.

Questa era, definita dal Papa, dell’”avidità”, ha propagato la sua metastasi agli Stati e alla politica delle democrazie costituzionali, contagiandosi, quasi senza avvedersene, e mettendo a rischio la loro stessa esistenza”.

Oggi 24 Ottobre siamo informati dalla Sala Stampa del Vaticano della seguente iniziativa:

Il Vaticano chiede una "riforma del sistema finanziario e monetario internazionale", "una autorità  pubblica universale" che governi la finanza. Chiede "multilateralismo" non solo in diplomazia ma per "sviluppo sostenibile e pace". Denuncia il rischio di una generazione di "tecnocrati" che ignori il bene comune.

Il Vaticano chiede inoltre di tornare al "primato della politica" sulla "economia e la finanza". E tra gli obiettivi a medio termine propone per questo la creazione di una Banca centrale mondiale.

Lo afferma un documento di Giustizia e pace sulla gravità  della crisi mondiale in corso, pubblicato questa mattina dal Pontificio consiglio per la giustizia e la pace, una quarantina di pagine che sviluppano intuizioni e prospettive della dottrina sociale della Chiesa, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI, presentato in sala stampa vaticana dal cardinale Peter Turkson e dal mons. Mario Toso, presidente e segretario di Giustizia e pace.

La autorità  mondiale che governi la finanza, e la riforma del sistema finanziario che, in prospettiva dovrebbe portare a una "Banca centrale mondiale", per il Vaticano deve "avere una impostazione realistica", essere "messa in atto con gradualità ", per giungere a sistemi monetari e finanziari efficienti ed efficaci, mercati liberti e stabili, disciplinati da un "adeguato quadro giuridico".

Deve nascere da un "accordo libero e condiviso" e con una "fase preliminare di concertazione" per far emergere una "istituzione legittimata" e "super partes". Tutto ciò viene prospettato nel documento "Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di una autorità  pubblica a competenza universale".

"Logica vorrebbe" per il Vaticano che questa autorità  mondiale si sviluppasse "avendo come punto di riferimento l'Organizzazione delle Nazioni Unite".

Nella nuova autorità  politica mondiale, dovrebbero convivere politiche di "governance" e di "shared government", cioé il coordinamento orizzontale e una autorità  super partes".

Premesse per la riforma del sistema finanziario mondiale é un "corpus minimo condiviso di regole necessarie alla gestione del mercato finanziario globale", dopo che é entrato in crisi il sistema di Bretton Woods, il Fondo monetario internazionale ha perso il carattere di stabilità  per la finanza mondiale, e "non si dispone più di quel 'bene pubblico universale che é la stabilità  del sistema monetario mondiale".

Il testo chiede di riflettere su "misure di tassazione delle transazioni finanziarie, forme di ricapitalizzazione delle banche, anche con fondi pubblici, e "condizionando il sostegno a comportamenti virtuosi e finalizzati a sviluppare l'econonmia reale", definizione "dell'ambito di attività  del credito ordinario e di Investment Banking".

Altre disfunzioni denunciate dal documento vaticano - che si muove sullo sfondo della Caritas in veritate, enciclica sociale pubblicata da Benedetto XVI il 7 luglio del 2009 - sono la diminuzione della "qualità  del credito" e la tendenza a definire orientamenti strategici della politica economica e finanziaria "all'interno di club o di gruppi più o meno estesi di Paesi più sviluppati", cosa che non rispetta il "principio rappresentativo, in particolare dei Paesi meno sviluppati o emergenti".

"Affrontare la crisi non nell'angoscia ma nella speranza" - Contro la crisi economico-finanziaria é richiesto anche uno "sforzo a tutti coloro che sono in grado di illuminare l'opinione pubblica mondiale, per aiutarla ad affrontare questo mondo nuovo non più nell'angoscia ma nella speranza e nella nuova solidarietà ". La riforma del sistema finanziario mondiale presentato oggi, chiede anche uno sforzo di "immaginazione comunitaria", per "trasformare non solo le istituzioni ma anche gli stili di vita, e suscitare un avvenire migliore per tutti i popoli". Dopo aver delineato i rischi di avere una generazione di tecnocrati che ignori la politica e il bene comune, il testo, ricordando l'invito di Paolo a una "immaginazione prospettica", fa appello a quanti hanno la possibilità  di incidere sulla opinione pubblica mondiale. Il mondo è diventato più interdipendente, argomenta il documento vaticano, "ma non é venuta meno una forma deteriore di nazionalismo, secondo cui lo Stato ritiene di poter conseguire in maniera autarchica il bene dei suoi cittadini". Mauro D’Aprile - 24.10.2011

 

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