Giovani, precari, studenti, una generazione esclusa dai diritti e dal benessere, che oggi sopravvive solo grazie all’assistenza delle famiglie, manifesteranno sabato 15 ottobre da Tunisi a New York, da Atene a Roma.

Manifesteranno contro le ricette che il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Centrale Europea, le Destre neoliberiste propongono per uscire dalla crisi: tagli alla sanità, alla scuola, alla ricerca, alla cultura, allo sport, libertà di licenziare, pensioni e salari più bassi.

Ricette che non sono solamente ingiuste, perché fanno pagare la crisi ai più deboli risparmiando i grandi patrimoni e le rendite finanziarie, ma sono anche profondamente sbagliate, perché riducono i consumi e deprimono ulteriormente l’economia.

Il movimento che sabato si riunirà a Roma, in concomitanza con manifestazioni che si terranno in tutto il mondo, propone misure alternative: la tassa sulle transazioni finanziarie, un’ imposta ordinaria sui grandi patrimoni, la tassazione delle rendite finanziarie, la riduzione dei costi della politica, delle spese militari.

Il movimento propone la difesa dei beni comuni, come l’acqua, del welfare, dei diritti di cittadinanza; propone un reddito minimo garantito.

Anche nel nostro Comune le politiche di bilancio si ispirano al modello neoliberista: aumenta l’addizionale IRPEF, si tagliano le spese sociali.

Quando, anche a Belvedere, manifesteranno gli “Incazzatos”? Aspettano, al solito, le elezioni amministrative? Riccardo Ugolino - 14.10.2011