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un porto condominale a Belvedere PDF Stampa E-mail
Scritto da francesco cirillo   
Mercoledì 07 Settembre 2011 08:14

Ne abbiamo visti di tutti colori di porti nel tirreno cosentino. Attorno ad una Torre a Scalea, per fortuna non realizzato, a canale nel fiume Noce a Tortora, per fortuna anche questo non realizzato, insabbiato a Campora San Giovanni, su una scogliera come a Diamante, ma in un condominio è davvero una novità.

Lo abbiamo visto a Belvedere M.mo in uno delle scogliere più belle della costa, quella di Santa Litterata. Negli anni 70, in quella zona,  nacquero una serie di villaggi ed alberghi che occuparono  tutta la scogliera. Case spesso abusive, poi condonate che impedirono anche l’accesso alle spiagge ai comuni cittadini. I cosentini si fiondarono su quelle case e vi vissero felici e contenti fino a qualche anno fa. Quando imprenditori nel campo della nautica di Diamante , i De Maria ebbero l’idea di costruire fra le scogliere frangi-flutto costruite  a difesa della ferrovia e di conseguenza anche delle ville, un piccolo ricovero per motoscafi e Yacht. I De Maria gestiscono anche il porticciolo di Belvedere e sono soci in affari con il farmacista-nautico cosentino Graziano Santoro, proprietario del porto in costruzione a Diamante. I De Maria ad onor di cronaca, fino a qualche anno fa erano  acerrimi nemici di Santoro e contrastarono a suon di ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato la gara d’appalto vinta da Santoro a Diamante. Grossi avvocati cosentini si scontrarono a Catanzaro e Roma. Poi alla fine, “pecunia non olet”,  ed ecco lo storico accordo fra i De Maria e Santoro a gestire insieme il futuro porto di Diamante.

Adesso i De Maria hanno a che fare con gli avvocati del condominio “Alba Calabra” di Belvedere M.mo.  In una denuncia , firmata da tutto il condominio, mandata alla Procura della Repubblica di Paola, al comandante della Capitaneria di Porto di Vibo, all’assessore all’ambiente della Regione Calabria, ai carabinieri, al sindaco di Belvedere, i condomini chiedono che vengano accertate le opere di alaggio che la ditta nautica dei De Maria svolgono fra i massi frangi flutti e la spiaggia dinanzi al loro condominio. Insomma i condomini chiedono se pare logico che si possano fare i bagni fra le puzze e gli oli provenienti da una sessantina di motoscafi e grossi Yacht, parcheggiati a pochi metri non solo dalle loro abitazioni ma a anche dai luoghi dove fanno il bagno. Ma ci si chiede. Queste barriere frangi flutti non dovrebbero servire al ripascimento delle spiagge? Non dovrebbero essere da bacino di raccolta della sabbia ? E se qualcuno le draga non va contro questo principio elementare per cui sono state costruite ?  Ed è giusto far fare il bagno fra gli oli ed i motoscafi che entrano ed escono ? I De Maria gestiscono già il porto di Belvedere M.mo perché questa altra attività fra i bagnanti ? e epraltro in un luogo dove la stessa sicurezza dei bambini , dei pescatori sub è in costante e quotidiano pericolo ?

Vedremo che ne pensano , i magistrati e coloro che sono preposti al controllo del territorio che peraltro hanno già ampiamente autorizzato,  di fronte ad una denuncia precisa e dettagliata e firmata da tutto il condominio. Già perché , come succede sempre nella nostra regione,questa attività davanti il condominio, è stata autorizzata dalla capitaneria di porto di Vibo , dal comune e dalla regione. Per soli 2.851,15 euro per il periodo dal 1 giugno al 30 settembre è possibile gestire uno specchio acqueo di ben 6.650 mq. Giovani disoccupati provate a chiederlo anche voi ovunque vi sono dighe foranee fra Belvedere e San Lucido un autorizzazione del genere e vediamo cosa succede. Certo dovete essere ben ammanigliati con il comune, con la capitaneria di porto, con qualche assessore regionale, forse dovrete anche iscrivervi a qualche loggia massonica ed a qualche partito politico, ma alla fine otterrete per soli 2.851,15 euro un bello specchio acqueo, alla faccia delle leggi sulla sicurezza balneare, sull’inquinamento marino, sull’erosione costiera. (tratto dall'articicolo: "E...state da pazzi" pubblicato dal settimanale Mezzoeuro di sabato 3 settembre 2011) Francesco Cirillo

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