il Tempo è Galantuomo...come sempre! |
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Scritto da mauro d'aprile | |||
Sabato 13 Agosto 2011 17:03 | |||
Lo squallore che ormai caratterizza i lavori del Consiglio Comunale di Belvedere, ricaduto fin da subito nelle storiche insofferenze per i contenuti, non mortifica l’impegno di chi antepone gli interessi della Città a quelli propri.
In un’assenza sempre più “irresponsabile” della Cittadinanza che, di fatto, rinuncia al fondamentale ruolo di verifica e che, alla scadenza elettorale Amministrativa, si arroga il titolo di saper giudicare le persone circa le attitudini e le capacità di amministrare, si consuma l’ennesima esperienza di un Mandato a Vuoto: improduttivo rispetto alle abissali esigenze della Città; deleterio per l’incompetenza sulle cose “necessariamente”da farsi, per il prossimo futuro.
Ho avuto modo, con un precedente articolo, di specificare quali attività devono compiere la sfera politica e gestionale dell’Ente, in ottemperanza del già operativo Federalismo Municipale (vedi aumento IRPEF).
Nel ripropormi di effettuare un ulteriore mirato intervento in questa direzione a seguito dell’anticipazione al 2013 della Manovra per il “pareggio”di Bilancio, impostoci con atto Commissariale dalla Banca Europea e dal prossimo Governatore della stessa, Mario Draghi, mi sembra oltremodo responsabile chiarire taluni altri aspetti della situazione finanziaria del nostro Comune, altrettanto preoccupanti.
Sono aspetti “fisiologici” della gestione dell’Ente che solo una buona dose di “esperienza” può consentire di monitorare, attribuendole quello opportuno significato, per meglio indirizzare la “Guida Amministrativa”ed evitare un pericoloso tracollo.
Nel precedente ultimo Consiglio Comunale sono stati finalmente portati all’attenzione dei consiglieri, con forte ritardo, i “Rilievi” espressi dalla Corte dei Conti riguardo il rendiconto dell’esercizio finanziario 2009, le cui problematiche, secondo la stessa Corte, afferiscono a diversi profili giuridico-contabili della gestione.
Sono rilievi ai quali, questa Maggioranza, dovrebbe prestare attenzione per comprendere, spero, finalmente, la natura di quel pregresso mancato introito, che continua a chiamare “debito pregresso” e che, strumentalmente, attribuisce al sottoscritto.
La divulgazione in “versione mendace” di questa interpretazione vede ugualmente impegnati in giro incompetenti “banditori nulla-facenti” idonei al solo riscaldamento delle sedie nei Bar.
La esistenza di debiti fuori bilancio, l’utilizzo di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti ed il ritardo nella riscossione di crediti (specialmente quelli di natura tributaria), secondo la Corte, evidenziano uno stato di precarietà degli equilibri che desta preoccupazione.
La risposta che gli Uffici Contabili hanno predisposto, per conto dell’Amministrazione, è sembrata a tratti remissiva-cautelativa come nel punto d’esame della consistenza dei debiti fuori bilancio con una percentuale del 2,88% maggiore dell’1% per come consentito, dovuta a debiti pregressi che, secondo il Revisore, sono precedenti al 2005. A tal proposito viene detto che, accogliendo il suggerimento della stessa Corte dei Conti, in sede di riaccertamento dei residui attivi, provenienti dal 2005 e precedenti, nel prossimo conto consuntivo 2011, sarà prestata molta attenzione per eliminare alcune partite attive, di dubbia esigibilità, mediante l’inserimento nel conto del patrimonio tra le “immobilizzazioni finanziarie, fino al termine di prescrizione o dell’accertamento della definitiva inesigibilità (metodo assolutamente condiviso).
La stessa risposta diviene arrogante e puntigliosa quando si precisa che “In questo Comune, per quanto attiene alle proprie entrate non si è mai verificato il mancato recupero dell’evasione tributaria e non si è mai verificato l’omesso accertamento nei termini di legge” ma contestualmente si precisa che in relazione alle entrate al 31.12.2009, l’ICI si attesta al 48% della percentuale di riscossione dell’accertato del 2009, la TARSU al 41,75%, le sanzioni amministrative al 62,25%.
Per le giustificazioni di merito si asserisce:” che per quanto concerne le entrate da ruolo ordinario dell’anno corrente 2009, a seguito del rinnovo del Consiglio Comunale, il Bilancio Preventivo è stato approvato nel Luglio 2009, pertanto la conseguente emissione di ruolo (TARSU) ha subito un notevole ritardo rispetto agli anni precedenti, che pure prevedono tempi lunghi di approvazione dei bilanci che ricadono sempre nel secondo semestre di ogni anno”, pertanto per Belvedere, “le ultime due rate di pagamento ricadono a Novembre e Dicembre non consentendo la procedura di riscossione nell’anno” (motivazione debolissima).
A sostegno si sostiene, in linea generale, che “nei Bilanci dei Comuni ogni anno vengono iscritti (accertati) imposte, tributi, tasse e tariffe però si scopre che si riscuote solo un terzo del totale, il resto delle entrate non arriva nell’anno in cui sono state chieste, sotto forma di “riscossioni di competenza”, ma entrano nella “gestione dei residui” e vengono ricevuti dal Comune, quando ci riesce, negli anni successivi, in molti casi ricorrendo alla “riscossione coattiva” sotto forma di ingiunzione o iscrizione a ruolo” (almeno tre anni).
A tal proposito, gli Uffici Contabili di Belvedere, si auspicano che un chiarimento possa giungere dalla miniriforma della riscossione locale, presentata in Parlamento, nel rivedere i limiti della soglia delle ipoteche, da abbassarsi al di sotto degli 8 mila euro, per indurre alla puntualità dei pagamenti.
Da quanto sopra è facile intuire che non esiste assonanza tra la sfera Amministrativa e quella Contabile Gestionale dell’Ente e che i tanto sbandierati Programmi di Mandato, se non interpretati da competenti e forti personalità, finiscono per essere carta straccia.
Più specificatamente, questa Maggioranza, oltre la inconcludenza, annovera il primato della insolvenza, quella di non essere in grado di portare a compimento le numerose opere da me avviate.
Piaccia o non piaccia (con mal di pancia) questo è il mio risultato di gestione in cinque anni nelle stesse condizioni fisiologiche contabili!
Risultato, inoltre, coronato da un arredo Urbano di particolare cura del verde con Salvatore Perrone, un Giro d’Italia, due Note di Fuoco, la prima Spazzatura delle Strade e dei Vicoli, la riapertura del Castello, subito “mortificata” dal rinverdirsi degli “odi di classe” e dalle “gelosie”, mai, scioccamente, sopite, malgrado, la vantata cultura.
Il Tempo è Galantuomo! Solo adesso fa comprendere la portata di quell’intrapresa e la esigenza di operare una discontinuità nell’Ordinaria Amministrazione, intuibile solo da chi alla esperienza associava l’aggiornamento.
Una scelta mal compresa da molti degli stessi collaboratori, licenziata, spregevolmente, da un Giornalista non acculturato, amministrativamente, col titolo di “SuperSindaco”.
Durante la campagna elettorale di Giugno 2009, oltre che “preavvisare”, formulavo le mie proposte di dotare l’Ente di Sistemi Telematici (GIS tele lettura) contenute nel mio Programma di Mandato esibite anche con proiezioni video. E questo, dopo essermi già preoccupato di acquistare pacchetti operativi mai utilizzati.
Le proposte venivano snobbate da una disattenta opinione pubblica, quali idee avveniristiche.
Si preferiva ancora una volta la logica clientelare, incoraggiata dal rafforzamento nelle Liste di appartenenti a nuclei familiari di dipendenti comunali, senza chiedersi il perché di questo interessamento eccessivo degli stessi. Il risultato ancora oggi garantisce la paga per “l’Inerzia”!
Il Futuro non è Roseo! Il Federalismo impone nuove regole per più spiccate capacità!
I “Compari” e gli “Apparentamenti” non servono alla causa del ritardo dell’Ente, possono solo accelerarne il tracollo, con gravi conseguenze sulla economia, dei nostri sacrifici.
La Svalutazione del “Contesto”, culturale, sociale, ambientale, svilisce parimenti i valori di mercato degli immobili o delle intraprese commerciali!
Lo stesso “Galantuomo Tempo” stabilisce ormai: tolleranza Zero per gli Imbecilli!
Non è un’offesa! E’ un’ affettuosa considerazione per i più che, improvvisamente, sono caduti in un torpore tale da non accorgersi di non appartenere a se stessi, ai propri interessi pratici e materiali, ma anche, tragicamente, ai propri affetti: i figli e la “Generazione Futura”. Mauro D'Aprile - consigliere comunale gruppo "L'Orizzonte" - 13.08.2011
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