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niente di personale, senza rancore...ma con rammarico PDF Stampa E-mail
Scritto da filippo bencardino   
Venerdì 22 Luglio 2011 16:46

Mi dispiace che dopo la pubblicazione del testo “senza rancore... ma con rammarico” che ho trovato ineccepibile, l’intenzione di tenere invece acceso tale dibattito sia sconfinato in una fase sicuramente denigratoria anche nei confronti dell’Associazione che rappresento, come quella pubblicata in data odierna 22 luglio.

Sebbene il mio intervento, anche se veniva pubblicato sul web dopo l’interrogazione al Sindaco fatta dal consigliere Cetraro, è dimostrabile (ed emerge anche dai contenuti) che l’abbia scritto e chiestone la pubblicazione prima che venissi a conoscenza di tale interrogazione, e pertanto – a dovere di cronaca – mi parrebbe giusto giudicarlo su tale base, anche alla luce dei nuovi ulteriori sviluppi conseguenziali.

Questa mia, non intende essere né un atto accusatorio e né difensivo, solo mi piacerebbe che l’Associazione non venisse trainata su un carro di vicende prettamente politiche (considerando che comunque si corre sul filo del rasoio, poiché ogni associazione nell’espletamento delle sue attività viene sempre in qualche modo coinvolta nelle attività di una amministrazione comunale), e perciò vorrei rispondere ad alcune questioni con l’obiettivo di rendere chiarezza, ESCLUSIVAMENTE per ciò che attiene la sfera dell’Associazione: in fondo lo avevo già sottolineato in fase di chiusura nel mio precedente articolo, affermando che ci sarebbe stato molto altro da dire e che sarei stato disponibile a chiarimenti, poiché sostanzialmente in uno scritto non possono racchiudersi tutte le risposte che una controparte vorrebbe sapere o capire, e ciò principalmente per una questione temporale fra domande e risposte, oltre che nei termini e nei vocaboli usati, che sono forse il vero oggetto della discordia.

In merito allo scritto del 22 luglio, comunque, così replico:

  1. vero che l’associazione PC&SU – Belvedere è stata ufficializzata nell’agosto 2009, ma tale dato non deve indurre in considerazioni personali circa le motivazioni: le intenzioni di porre le basi e costituire una Associazione, sono scaturite tra i soci fondatori quando, durante i primi mesi dell’anno 2009, si sono verificati i problemi di dissesto idrogeologico, che hanno comportato conseguentemente anche un disservizio circa la mobilità per i cittadini in ivi residenti. Se la memoria non m’inganna e tanto per rispondere ad una frase, non mi pare che in quei momenti altre associazioni si siano dati da fare a sostegno dell’evento.
  2. L’Associazione di Protezione Civile & Sicurezza Urbana – Belvedere Marittimo (tale è il nome per esteso) ha un proprio Statuto regolarmente registrato, nella quale si fa riferimento in concreto alle proprie attività avviabili. Sotto questo aspetto, pertanto, si deve suddividere l’operato dell’Associazione (per non cadere in errore formulando i resoconti) fra quelle proprie della Protezione Civile e quelle assimilabili alla Legge Regionale (la n° 5/2007 “Promozione del sistema integrato di sicurezza”) che gli organi superiori ci hanno infine riconosciuto in affiancamento a quelle della PC. Ciò premesso, le attività che l’Associazione ha potuto espletare sino ad oggi rientrano propriamente sotto questo settore, che non richiede ulteriori riconoscimenti se non uno Statuto ufficializzato, e nemmeno si può dire che l’Associazione abbia svolto attività in emergenza squisitamente di Protezione Civile, poiché è dovere dell’Associazione provvedere dapprima all’espletamento di un Corso di Formazione di Base per i Volontari Operativi onde attivarsi concretamente in questo settore. Per chi ancora non sa, ho già predisposto sin dai primi mesi di questo anno, l’avvio di tale specifica formazione per i Volontari Operativi di Protezione Civile.
  3. La questione sollevata circa il rimborso,  il contributo finanziario, ecc., la ritengo – dal punto di vista lessicale – puramente giuridica e di settore; ma dal punto di vista amministrativo, ritengo che se l’Associazione riceva un contributo economico, questo debba essere reinvestito per accrescere i mezzi e le potenzialità della stessa e rimborsare le spese sostenute dai soci durante l’espletamento delle attività stesse. Si tratta– credo – di una operazione nella quale non sia ravvisabile un fine di lucro da parte dell’Associazione, anche alla luce dell’entità economica “incriminante”. Inoltre, vorrei sottolineare che, molte manifestazioni sviluppatesi entro l’arco di uno o due giorni, o attività eseguite in pronta emergenza, l’Associazione li ha sostenuti in maniera totalmente volontaria; mentre, per quelle attività per le quali si richiede un apporto attivo che si esplica in più giornate, viene richiesto (come risaputo fanno quasi tutte le Associazioni che operano in tale settore, anche provenienti da paesi esterni) un contributo economico quale copertura per rimborso spese sostenute, finalizzata per noi alla crescita operativa della stessa. Pertanto, la distribuzione di utili paventata è completamente fuori luogo.
  4. Per quanto riguarda il consigliere Rizzo, molto bene sono state da Lui espresse le motivazioni che Lo hanno condotto a tale decisione, e pertanto non mi esprimo in merito ad alcunché Lo riguardi, ma esclusivamente come socio fondatore e come amico ammetto che mi rammarico per tutto l’evento avvenuto, rimproverando (se mi è permesso dire in modo amichevole) al consigliere Cetraro, il fatto che ribadisce come di tale situazione di incompatibilità fra i ruoli “se ne vocifera da un anno a questa parte”, senza che io ne sia mai venuto a conoscenza: forse come amico o come semplice conoscente, poteva evitare di fare esclusivamente politica ed invero avvicinarsi fattivamente all’Associazione (ed al volontariato) potendo apportare un vero e grande contributo essendo Egli forse l’unico elemento qualificato (che io sappia) nel settore più importante della Protezione Civile.

Ribadisco, in conclusione, che l’Associazione intende perseguire uno scopo sociale con la massima trasparenza, serietà ed impegno possibile e cerchiamo di dimostriamo con i fatti, lasciando ai nostri stakeholder’s il giudizio finale di stabilire se siamo meritevoli di fiducia oppure no.

Non ritengo di aver effettuato alcuna confusione impulsiva, e ho sempre dato la mia disponibilità al confronto e al dialogo come faccio anche oggi, ma ritengo conclusa la vicenda: niente di personale, senza rancore ...ma con rammarico. arch. Filippo Bencardino presidente pro-tempore associazione PC&SU - 22.07.2011

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