Il caldo di luglio accende gli animi e con essi infiammano le divergenze. Così, quei contrasti, apparsi più volte, nel corso di questi due anni di amministrazione, come semplici dissapori tra i componenti della Maggioranza, adesso prendono forma e si alimentano.

D’altronde, queste ostilità erano prevedibili sin dall’insediamento dell’odierna Maggioranza, composta da soggetti benedetti dagli elettori sebbene sprovvisti di un programma elettorale, nonché ignari ed impreparati in ordine all’impegno ed alle capacità dell’essere amministratore. Un manipolo di legionari, raggruppati sotto un ingannevole simbolo di “libertà”, che vedevano, nel “posto” in consiglio comunale o in giunta, il modo più semplice per accelerare lo sviluppo dei propri percorsi di vita.

Una candidatura quale investimento per la propria vita… niente altro! Con evidente imbarazzo, non si può non concludere che in questa direzione appena si apprende che tra gli attuali amministratori vi è chi non rinuncia ad una indennità di missione di 22,50 euro, impegnando così il proprio tempo e quello dei responsabili dei servizi comunali a lavorare per redigere determine finalizzate appunto alla liquidazione di tali somme in loro favore. È ovvio che gli elettori belvederesi non si attendono dagli amministratori comunali opere di beneficienza, come qualcuno vorrebbe far credere d’essere autore, ossia non chiedono agli amministratori di privarsi in prima persona, né di privare i propri figli, delle risorse economiche di famiglia, ma è senza dubbio offensivo assistere a pretese, sebbene legittime, di questo tipo.

La Minoranza ha partecipato a numerosi “viaggi della speranza” verso gli uffici regionali di Catanzaro e Reggio Calabria, verso la Prefettura di Cosenza nonché presso il Dipartimento della Protezione Civile di Roma, eppure mai e poi è stata vagamente sfiorata dall’idea di pretendere un centesimo dalle casse comunali. È una questione, oltre che morale, certamente anche di rilevanza politica! Anche questo denota la differenza tra chi compone l’attuale Maggioranza e chi occupa invece i banchi della Minoranza, senza aver dimenticato i propri programmi elettorali e le proprie idee. Ed a tutto ciò, si aggiungano poi le polemiche e le divisioni sul tema “isola pedonale”. Divisioni che nascono in una Maggioranza esistente a giorni alterni e soltanto nei numeri, non nelle idee o negli obiettivi, proprio come desiderava, sin dalla formazione di questa compagine, l’attuale Sindaco Granata: un ammasso di mani da alzarsi solo nel corso delle adunanze del consiglio comunale, ognuna investita di una apparente “capacità di agire”, ma in concreto “incapace ad agire” nell’interesse della Città.

Nessuna divisione interna sull’aumento dell’addizionale comunale IRPEF tra i componenti della Maggioranza, sebbene si sia trattato di una iniziativa che porterà ad infilare “furtivamente” le mani nelle tasche dei belvederesi. Mentre ecco configurarsi aspre divisioni e diatribe sull’isola pedonale del Lungomare, al fine di realizzare il solito “recinto” di bitume, delimitato da squallide transenne metalliche sulle quali, come gli scorsi anni, potranno trovare appoggio, nel concreto significato della parola, i legionari del plotone Granata, impegnati, nel loro mutismo, a contare quelle poche anime smarrite nell’assenza di una programmazione estiva che, diversamente, una storica località turistica quale Belvedere Marittimo avrebbe meritato.

Ed invece ecco apparire, da qualche giorno, sotto una gradevole veste grafica, una locandina relativa al programma per il solo mese di luglio, già ampiamente in corso, che manifesta l’assenza di programmazione a fronte di un insieme di iniziative esterne all’Amministrazione comunale. Nessuna notizia invece per il mese di Agosto, così da lasciare il turista ed il belvederese libero di scegliere se consumare la pavimentazione del lungomare, tra zone più o meno buie e sconnesse, o godere del caldo dell’asfalto di quella “gabbia” per la quale, definendola “isola pedonale”, gli attuali amministratori litigano e minacciano dimissioni. Ma tutto questo l’esecutivo Granata non lo vede, gli interessi stanno da altra parte!

Per il sindaco Granata, d’altronde, l'estate è ancora lontana! C’è tempo per il programma di Agosto! C'è tempo per pulire gli accessi al mare! C’è tempo per un minimo di segnaletica stradale e segnaletica turistica! E su questo non vi sono dubbi: il Sindaco Granata solo il 14 luglio si è reso conto dell’assenza di strisce pedonali così da incaricare, con propria ordinanza, una società della provincia di Catanzaro che dovrà procedere, sotto la supervisione dei soli turisti, alla realizzazione delle predette strisce pedonali su un’area, peraltro imprecisata, del vasto territorio comunale. Il Sindaco infatti, con propria ordinanza n. 61/2011, a prescindere dalla previsione di “strisce verticali”, sulle quali dovrebbe chiarire la natura, stante l’assenza di una qualsivoglia simile qualificazione nel codice della strada, non avendo individuato alcun soggetto preposto alla direzione lavori e contabilità, ha demandato ai turisti l’onere di tale attività.

Analogamente solo qualche giorno fa il Sindaco Granata, nonostante la comunicazione emessa dall’ufficio tecnico comunale nei primi giorni di giugno, ha provveduto ad incaricare un’impresa locale per la pulizia degli accessi al mare, sperando sempre di recuperare qualche turista disponibile ad aiutare l’impresa incaricata nel mentre si dovesse trovare a transitare nei pressi dei lavori. Tutto questo non meraviglia più! È la terza estate segnata dalla incapacità di questa Maggioranza e dalla insensibilità degli stessi componenti nei confronti dei residenti, degli esercenti commerciali, degli operatori turisti e dei villeggianti. È giunto il momento che dai messaggi intimidatori indirizzati al Sindaco si passasse alla formalizzazione di concreti atti di dimissione: gli elettori ed i turisti ringrazierebbero! ing.Salvatore Cetraro -capogruppo consiliare "L'Orizzonte" - 14.07.2011