Questa volta non mi dilungherò. Basta solo leggere i giornali, ascoltare le radio, guardare le televisioni private per avere una visione generale del profondo stato di crisi che imperversa. E non sto parlando solo di una crisi amministrativa, ma soprattutto morale.

Ci sono famiglie che non arrivano che dico a fine mese, ma al 15 del mese; cliniche private che non pagano, ditte di imprese edili che stanno con l’acqua alla gola e licenziamenti a “gogo”. Il mercato non si muove. Tutto immobile. Si aspettavano questi mesi estivi per tirare un sospiro di sollievo ma se l’andazzo è quello rispecchiato da queste prime due settimane, allora stiamo freschi.

E i nostri amministratori che fanno? Si litigano sull’isola pedonale, per far piacere a questo o a quell’amico – elettore che un domani chissà, potrebbe cambiare bandiera se non si porta l’acqua al suo mulino.

Ho seguito per motivi lavorativi il programma estivo a Diamante: è vero l’erba del vicino è sempre più verde. Alla selezione di miss Italia svoltasi sabato scorso a Diamante, il programma amministrativo belvederese risponde con il “Gaetanoshow”: non conosco l’artista, sarà sicuramente bravo, ma da un paese che si professa turistico (con tanto di sbandierata presenza alla Bit di Milano e altre diavolerie del genere) ci aspettavamo qualcosina in più. Sono certo che lo Scidro’s Festival porterà lustro ad una comunità boccheggiante, con le scatole piene e il portafogli vuoto.

Scrivo di incarichi e di proteste della minoranza, di restituzione delle deleghe, di rimborsi spese  di assessori e consiglieri (euro 22,50, cos’erano panini e qualche caffè?), e sorrido.

Poi sposto l’attenzione e mi chiedo: “E la minoranza, che fine ha fatto? L’occasione è quella ghiotta. Dimissioni, crisi, ora si ci mettono anche i vigili urbani che sono agitati.

Vuoi vedere che quella vecchia… volpe di Riccardo Ugolino si mette contro qualche commerciante o qualche gestore di ristorante, bar e pizzeria? Appunto, come volevasi dimostrare: il silenzio assoluto. I voti non puzzano, si sa. E allora “Cchiù pilu pi tutti……” e un pilastro di cemento per ogni bambino nato. Antonello Troya - 13.07.2011