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dissesto idrogeologico, ancora ritardi per gravi violazioni del codice dei contratti PDF Stampa E-mail
Scritto da salvatore cetraro   
Lunedì 04 Luglio 2011 13:40

Dopo il mancato riconoscimento dei contributi previsti per l’emergenza idrogeologica del 2009 – OPCM 3741/09 ed il consequenziale rischio di collasso economico per numerose imprese locali, all’epoca impegnate nei lavori di somma urgenza, nonché l’abbandono delle numerose famiglie che hanno subito danni alle proprie abitazioni,

ecco l’ennesima defaillance dell’esecutivo Granata in materia di dissesto idrogeologico, lavori pubblici e protezione del territorio e dell’ambiente. Infatti, dopo il sussurrato, mai confermato né smentito o motivato, abbandono della delega alla Protezione Civile da parte del Consigliere Massimo Rizzo, l’esecutivo a guida del Sindaco Enrico Granata, inciampa nuovamente in palesi violazioni di legge, con consequenziale danno per i cittadini belvederesi nonché con consequenziali ritardi per la risoluzione delle problematiche del territorio.

È il caso dell’intervento integrato di sistemazione idrogeologica, che da tempo attendono i residenti delle popolose località Quattromani, Triggiano, Malafarina, Pantaide, Trifari, San Nicola, Laise, Petrosa e Centro Storico di questo Comune, lavori finanziati con fondi regionali per € 1.500.000,00 e per i quali è stato redatto nei mesi scorsi il propedeutico Master Plan.

A tal proposito è utile rammentare che per la redazione del predetto Master Plan furono incaricati nel dicembre 2010, con affidamento diretto da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale, tre professionisti (un ingegnere, un architetto ed un geologo) che, a prescindere da qualsivoglia valutazione in ordine alla competenza ed alla esperienza degli stessi, risultano legati da intimi vincoli di parentela e consolidati rapporti di collaborazione e condivisione professionale con gli “apicali” componenti dell’esecutivo Granata.

Su tale coincidenza, nei mesi scorsi, si è mormorato molto e da più parti sono stati sollevati dubbi e perplessità sulle modalità di affidamento dell’incarico, ma parimenti, silenziosamente, nessun chiarimento è stato mai reso pubblicamente al fine di fugare ogni dubbio sulla legittimità dell’incarico. Ecco allora che proseguendo nell’errore e nella scarsa chiarezza, non si poteva non “inciampare” nuovamente sulle modalità di affidamento degli incarichi per le fasi successive al Master Plan, così da “scomodare” (giustamente) un autorevole Ordine professionale, quale quello dei Geologi della Calabria, che in data 15 giugno u.s. ha diffidato i propri iscritti dal partecipare al Bando di gara datato 08.06.2011, per l’affidamento dell’incarico relativo alla redazione della relazione geologica, sollecitando nel contempo il Sindaco ed il Responsabile dell’Ufficio Tecnico di Belvedere Marittimo a rettificare lo stesso Bando perché in contrasto con la normativa vigente.

È fuor di dubbio, infatti, che il Bando in argomento è palesemente in contrasto con quanto prescritto dall’Art. 2 comma 1 del Codice dei Contratti ossia in contrasto con i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità e pubblicità; il Bando in questione prevede, per contro, tra i diversi criteri e le diverse modalità di valutazione delle offerte, nientemeno che l’assegnazione di un punteggio maggiore ai raggruppamenti di professionisti in cui vi è la presenza di professionisti residenti nel comune di Belvedere Marittimo.

Ebbene, quest’ultimo criterio, che per qualcuno potrebbe apparire anche meritevole di approvazione, perché consistente a prima vista in una particolare attenzione riservata ai professionisti-geologi belvederesi, in virtù di una discutibile logica o politica campanilistica portata avanti dall’esecutivo Granata e dall’U.T.C., risulta invece in contrasto, oltre che con la normativa sopra richiamata, anche e soprattutto con la recente storia belvederese in cui si è registrato l’affidamento diretto di numerosi incarichi, senza bando alcuno, a professionisti non residenti a Belvedere Marittimo e molto verosimilmente sconosciuti agli Uffici in termini di curriculum ed esperienze pregresse (incarichi tecnici e legali), cosicché da doversi escludere a questo punto la “mascherata” ed apparente finalità protezionistica dell’economia locale.

È quindi legittimo chiedersi le ragioni per le quali è stato introdotto nel Bando in argomento il suddetto criterio di valutazione delle offerte e se il bando sia stato sospeso nell’attesa di una doverosa rettifica. Allo stesso tempo ci si auspica per il prosieguo un maggior rigore nella predisposizione degli atti amministrativi, così da dimostrare quotidianamente, oltre le ridondanti manifestazioni plateali, con targhe e simposi sulla legalità, che in questo Comune si perseguono realmente, solo ed esclusivamente, gli interessi della collettività nel pieno rispetto delle regole e delle leggi. ing.Salvatore Cetraro - gruppo consiliare "L'Orizzonte" - 04.07.2011

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