frana via G.Fortunato e strada per l'Oracchio, Mistorni: inspiegabile ritardo nei lavori |
![]() |
![]() |
![]() |
Scritto da giuseppe mistorni | |||
Lunedì 27 Giugno 2011 16:09 | |||
Con l’approssimarsi della stagione estiva ancor di più si avverte l’esigenza di avere la completa fruizione della strada comunale di via Giustino Fortunato, limitata ad una sola corsia in prossimità dello smottamento del terreno sovrastante che ha causato il crollo di un fabbricato e compromessa l’intera zona edificata. Giuste le preoccupazioni dei cittadini che con sacrifici hanno acquistato la propria abitazione e che rilevando l’inspiegabile ritardo del completamento dei lavori di messa in sicurezza dei fabbricati, temono il verificarsi di ulteriori danni a causa principalmente della mancata raccolta e regimentazione delle acque.
Il finanziamento regionale comprende l’intera sistemazione della zona per cui non si giustifica l’ulteriore fermo o il rallentamento dell’ultimazione dei lavori. Ancora più mortificante per una popolazione è assistere ad un’opera appaltata nel 2004 e già si può ritenere fra le cosiddette “opere incompiute”. Ci si riferisce alla strada denominata “per l’Oracchio” che collega il bivio della SS 105 con le contrade S.Andrea, Oracchio e Centro Storico. Infrastruttura di primaria importanza per lo snellimento del traffico e per lo sviluppo agricolo e turistico delle zone interessate. Sono noti alcuni insediamenti turistici ed agricoli che verrebbero ulteriormente agevolati, incrementati e valorizzati dalla realizzazione di questa opera. Eventuali intoppi di qualsiasi natura essi siano dovrebbero , in uno spirito di fattiva collaborazione tra imprenditori ed amministratori pubblici, trovare un punto di incontro al fine di ultimar dopo sette anni un opera così importante. Si comprendono le difficoltà economiche a cui oggi sia gli amministratori che le Imprese vanno incontro, ma trattandosi, si ritiene, di piccoli importi, non dovrebbe essere difficile trovare la soluzione. In una società, in tutte le circostanze del vivere civile e dell’operare, si trova sempre il giusto equilibrio che scaturisce da rapporti di fiducia e di consequenziali compensazioni. Infine, dopo tante peripezie dovute in parte alla scarsa sensibilità ed opportunismo di qualche operatore economico interessato, si è finalmente siglato l’accordo di programma per la riqualificazione del quartiere “Monti”. Ci si augura che l’ulteriore espletamento dell’iter burocratico non debba concludersi dopo un altro decennio. Un suggerimento: perché non ci si preoccupi per un eventuale secondo lotto che possa qualificare l’intera zona? Giuseppe Mistorni - ex consigliere regionale - 27.06.2011
|