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l’occhio vede tutto…fuorche’ se stesso... PDF Stampa E-mail
Scritto da carlo oberto   
Giovedì 26 Maggio 2011 05:53

In merito agli articoli apparsi nei giorni scorsi a firma del dott. Antonello Troya, del Gruppo Insieme e dell’Ing. Salvatore Cetraro, relativi al dibattito in corso sulla gestione degli incarichi legali da parte del Comune di Belvedere, mi corre l’obbligo di intervenire, e per molteplici ordini di motivi.

Innanzi tutto perché il mio nome e la mia professionalità, richiamati in quello che si è voluto far apparire come ”l’elenco dei ladroni”,  vista l’impostazione data all’articolo dal giornalista Troya, e sul quale tornerò più avanti, me lo impongono.

Non secondaria, poi, è l’esigenza di dire tutta la verità, e di contestualizzare come ed in quali termini stanno effettivamente i fatti e cosa non è stato detto dai paladini della legalità dell’ultima ora….

Ma andiamo con ordine. Una premessa è necessaria. Diciamo chiaramente che se si volesse affrontare questa questione (come tante altre) senza fare demagogia e propaganda a seconda dei ruoli di maggioranza e di opposizione ovvero, in altre parole, se si volesse seriamente parlare della questione consulenze, incarichi eccetera, tutti i responsabili, di maggioranza e di opposizione dovrebbero sedersi attorno ad un tavolo e discutere sul da farsi nell’interesse dei cittadini.

Ma, considerato che questo non avviene (e credo non avverrà), visto che è più comodo strumentalizzare quanto “l’altra parte” faccia o non faccia correttamente, rebus sic stantibus sarò costretto ad evidenziare le omissioni e le incongruenze che ho avuto modo di leggere in questi giorni, che stridono (e mi sono limitato nei termini) fortemente con le vicende passate e presenti degli articolisti e, di contro, colpiscono la mia immagine di professionista.

Capitolo Troya.

Mi costa, e non poco, ricordare che tra i doveri del giornalista è imposto, nell’ottica del diritto all’informazione dei cittadini, quello di diffondere le notizie che si ritiene siano di pubblico interesse “nel rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile”.

Ed ancora, per quanto attiene alle fonti da cui trae origine la notizia giornalistica:” …il giornalista deve sempre rispettare il principio di trasparenza delle fonti di informazione indicandole ai lettori  con la massima precisione possibile”.

Ebbene, nel caso che ci occupa, non mi pare che l’articolista abbia affrontato in maniera integrale gli aspetti e la regolamentazione specifica dei disciplinari relativi agli incarichi dati ai singoli professionisti, limitandosi ad elencarli evocando nel lettore una sorta di “assalto alla diligenza” che in realtà, purtroppo è vuota….se si considera che  i “fortunati” hanno anticipato anche le spese relative alle iscrizioni a ruolo e alle notifiche degli atti.

Certo, la lettura del disciplinare di incarico e il riferire tali ultimi aspetti avrebbero impedito di presentare i nomi della lista come quella di “fortunati eletti” che si è voluta invece trasmettere, ma senza dubbio avrebbe reso la notizia completa, esaustiva ed imparziale.

Ed ancora, il giornalista non ha riferito dell’obbligo per il professionista (e di cui al disciplinare) di applicare i minimi di parcella ridotti ulteriormente del 20%.....

Ma questi aspetti, ripeto, non interessavano l’autore dell’articolo, che ha omesso anche di riferire che con cause (come nel mio caso) di un valore di qualche migliaio di euro, il professionista si vedrà corrisposto tra chissà quanti anni addirittura qualche centinaio di euro!

Fermo restando quanto detto in premessa relativamente alla necessità di affrontare comunque la questione in maniera condivisa se davvero si volesse risolvere questo “dramma”, va anche detto – questa volta si per completezza – che quando all’indomani delle ultime elezioni si decise di realizzare un Ufficio Stampa, non mi sembra che da parte di certa stampa si fosse sollevato tutto questo clamore, che invece è andato crescendo all’indomani della mancata realizzazione dello stesso Ufficio, pare per motivi di compenso e di fondi…..

In ogni caso, rilevata la non corretta pubblicazione dell’elenco dei nomi (e non perché il sottoscritto sia contrario alla trasparenza) in quanto un conto è la natura pubblica della fonte (delibera), altra la legittimità del trattamento e della diffusione, per il momento il sottoscritto sottolinea la natura parziale della notizia data, volta a provocare nel lettore solo indignazione, con conseguente danno all’immagine degli pseudo fortunati e che non certo ha fornito una corretta ed imparziale informazione.

Gruppo Insieme

Per quanto riguarda il gruppo di opposizione Insieme, nei confronti del quale non voglio creare polemiche gratuite, anche perché non sono mia intenzione e compito quelli di difendere questa maggioranza, devo – da cittadino – in ogni caso far rilevare che, nonostante si sforzi di apparire come il gruppo stanco di avere sempre ragione, sulla questione incarichi legali non mi pare “la dica tutta” e possa scandalizzarsi più di tanto.

Innanzi tutto, mi pare lapalissiano che tra una spesa di centinaia di migliaia di euro ed un’altra di meno di quarantamila euro l’anno chiunque preferirebbe la seconda…… ma chiedo al Gruppo Insieme e pregherei,  se del caso, di essere smentito sul punto: all’indomani delle elezioni del 2009 gli ex fiduciari del Comune non hanno forse avanzato pretese economiche ulteriori rispetto a quelle pattuite per l’attività svolta? Ed ancora: nel quinquennio 2004/2009, nonostante la convenzione con i due legali fiduciari, non sono forse stati ugualmente conferiti decine di incarichi legali a professionisti esterni? In altre parole, ferma l’indignazione per parcelle di decine di migliaia di euro, la gestione 2004/2009 è costata e/o costerà davvero meno di quarantamila euro annui?

E poi, come fa il gruppo di minoranza Insieme, scandalizzato per cotanto spreco, a consentire ad un suo appartenente – presente nella lista fatta dal giornalista Troya – di accettare incarichi legali dall’odierna maggioranza?

In realtà, quest’ultimo è un dato politico sul quale riflettere che evidenzia la debolezza di questa opposizione (se in questo paese esistesse un vero dibattito politico – amministrativo) e che metterebbe in imbarazzo chiunque faccia oggi opposizione, anche coloro che saranno  pure stanchi di avere sempre ragione….ma guardano solo dall’altra parte…..

Infine, apprezzo molto l’intervento dell’Ing. Cetraro, il quale aggancia il suo intervento relativo al tema consulenze ed incarichi al principio di legalità, ovvero alla necessità di motivare la scelta dei professionisti ad un bando e/o invito e ad una valutazione comparativa dei curricula. Giusto!

Sarebbe auspicabile che i Regolamenti venissero applicati ed in questo sono perfettamente d’accordo, ma  - andando alla sostanza delle cose – anche in questo caso il famoso occhio non è onniveggente.

Infatti, e lo dico con il massimo rispetto per il lavoro di tutti i professionisti (il mio intervento è infatti motivato proprio da questo sentimento), senza voler scendere in personalismi che non mi appartengono, non mi pare che l’invocato rigore, lo strenuo richiamo di regolamenti, pareri e sentenze della Corte dei Conti (della cui necessità in passato neanche si sentì il bisogno) fossero, contrariamente ai giorni nostri, stelle polari della precedente amministrazione.

L’ing. Cetraro questo dovrebbe saperlo bene, visto che venne scelto dall’allora Sindaco, mi pare per chiamata diretta, senza bandi, appalti e/o inviti, con la prestigiosa funzione di collaboratore all’interno dell’Ufficio dello stesso, se ben ricordo lautamente remunerata.

Ma purtroppo l’occhio onniveggente pare essere un’utopia…… quello umano ha sempre lo stesso difetto: vede tutto, fuorchè se stesso...avv. Carlo Oberto - 26.05.2011

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