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Pd e moti carbonari PDF Stampa E-mail
Scritto da egidio rogati   
Venerdì 18 Febbraio 2011 15:12

Mi rendo perfettamente conto che, nell’anno di celebrazione dei 150 anni dall’unità d’Italia, si torna a parlare di Risorgimento e Carboneria. Una cosa è rievocare il ricordo, altra cosa è mettere di nuovo in pratica l’organizzazione e le regole segrete dei cosiddetti moti carbonari.

Negli ultimi giorni a Belvedere M.mo, probabilmente per ricordare l’unità d’Italia, il neo commissario del locale circolo del Pd, ha pensato bene, all’indomani della sua nomina, di convocare a casa sua una riunione “segreta” con qualche simpatizzante ed iscritto al partito, escludendo inspiegabilmente consiglieri comunali, appartenenti all’Assemblea regionale e vecchi dirigenti. Una riunione a cui addirittura hanno partecipato persone mai iscritte al Pd ma legati al neo commissario da rapporti esclusivamente personali. Nel corso della riunione, sempre il neo commissario, ha parlato di pulizia e rinnovamento, quasi a lasciare intendere che la pulizia ed il rinnovamento dovesse riguardare gli esclusi dall’invito.

Ma il neo commissario conosce il significato della parola pulizia? E se lo conosce come può permettersi di offendere l’onore ed il decoro di persone oneste e perbene che hanno sempre lavorato seriamente in difesa di un’idea, di un’ideale, sacrificando la propria vita personale e professionale, senza mai macchiarsi di comportamenti discutibili sotto il profilo dell’onestà intellettuale e dell’integrità morale. Non permetto a nessuno, tanto meno al neo commissario, di infangare con i suoi comportamenti l’indubbia moralità che da sempre ha caratterizzato la mia persona e la vita di chi mi sta accanto. E lo stesso neo commissario conosce il significato della parola rinnovamento? E se lo conosce come mai ricopre contemporaneamente la carica di consigliere provinciale, sindaco, capogruppo, segretario di sezione e commissario? Come mai non pensa a farsi da parte a vantaggio di qualche giovane capace e volenteroso? Come mai non pensa, quantomeno, di rinunciare a qualche carica in favore di qualche compagno di partito che vuole impegnarsi? Come mai non costituisce il nuovo direttivo per eleggere il nuovo segretario invece di difendere la sua nuova ed ulteriore carica fino al prossimo congresso? Oggi caro neo Commissario hai commesso un grande errore, hai offeso delle persone oneste e nello stesso tempo hai sottovalutato la loro intelligenza e le loro capacità.

Oggi caro neo Commissario dimentichi quegli stessi dirigenti di partito che, prima volta nella storia, decidevano di non tenere il congresso di sezione per protestare contro la tua mancata nomina a consigliere provinciale, mostrandoti grande amicizia e lealtà politica. E questa sarebbe la forza del PD? E’ questa la strategia studiata dai vertici del partito per sconfiggere la destra? Commissariare una sezione importante come quella di Belvedere M.mo, con un commissario che anziché far crescere il partito, riunisce i suoi fedelissimi creando di fatto una stupida ed inconcepibile divisione. Un neo commissario che non si confronta con i consiglieri comunali del suo stesso partito preferendo incontrare sindaci appartenenti ad altri schieramenti politici, che non riunisce l’assemblea degli iscritti preferendo una riunione per pochi intimi e promuovendo iniziative pubbliche personali, non concordate, riscuotendo, a suo dire, grandi successi…….

E’ ora di finirla, il Pd non è di proprietà del neo commissario o dei suoi amici. Il Pd è un partito che appartiene ai tanti compagni che hanno militato prima nel Pci e poi nei Ds, che appartiene ai tanti amici provenienti prima dalla DC e poi dalla margherita, che appartiene a tante gente comune che ha voglia di dire basta ad un governo che non ha a cuore gli interessi collettivi ma solo quelli del Presidente del Consiglio, che appartiene a chi ritiene che un futuro diverso sia ancora possibile per l’Italia e per la nostra terra. Caro neo commissario il Pd non è di tua proprietà. Il Pd è di tutti noi. Se cerchi uno scontro, io non mi tiro certo indietro. Se cerchi un confronto, fatto di contenuti, idee e di un progetto politico io sono pronto. Avv. Egidio Rogati – iscritto alla FGCI dal 1982, iscritto al PCI dal 1984, dirigente PCI dal 1988, iscritto e dirigente PDS, iscritto e segretario DS dal 2000 al 2007, iscritto e dirigente PD dalla sua fondazione- 18.02.2011

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