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frane 2009, le famiglie sgombrate minacciano azioni di lotta e azioni legali PDF Stampa E-mail
Scritto da redazione   
Venerdì 04 Febbraio 2011 10:05
Le famiglie che, a causa delle alluvioni del 2009,  hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni dichiarate inagibili, e che da oltre due anni vivono in piccoli appartamenti preannunciano azioni  di protesta.
Fra queste non escludono il clamoroso rientro nelle abitazioni, ancor'oggi oggetto di ordinanza di sgombero perchè a rischio di crollo, con tutti i gravissimi pericoli che da tale atto  ne possono derivare. A mezzo del loro legale di fiducia avvocato Eugenio Greco, infatti, i nuclei familiari coinvolti, si rivolgono al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Presidente della Regione Calabria, al Presidente della Provincia di Cosenza,al Prefetto di Cosenza ,al Responsabile della Protezione civile e, per conoscenza, al Sindaco di Belvedere Marittimo. segue testo diffida
Oggetto: Alluvione dell’inverno 2009 – OPCM 3741/09. Richiesta di intervento. Diffida ad adempiere

 

Egregi Signori,

Formulo la presente, in nome e per conto dei Sig.ri Omissis, i quali mi hanno conferito formale mandato per significarVi quanto segue.

A seguito degli eventi alluvionali dell’inverno 2009, i miei clienti, in ottemperanza alle ordinanze sindacali n° 15, 23 e 26 del 2009, furono inibiti “temporaneamente” all’uso delle proprie abitazioni, dichiarate non più agibili,  perché interessate dall’eccezionale movimento franoso che colpi l’agro del Comune di Belvedere Marittimo.

Ebbene, a distanza di oltre due anni i prefati signori sono costretti, unitamente alle loro famiglie, a vivere presso piccole abitazioni messe a disposizione dal Comune di Belvedere Marittimo di proprietà della Omissis ed altri.

Più volte i proprietari degli alloggi hanno minacciato sfratto per morosità, in quanto l’ente comunale, per questioni burocratiche, non ha provveduto al pagamento dei relativi canoni di locazione.

E’ facile, da quanto esposto, comprendere lo stato di disagio in cui versano i miei clienti i quali non solo non vedono nell’immediatezza alcuna soluzione al proprio grave problema, ma vivono anche nella paura di trovarsi senza abitazione nel caso in cui i proprietari degli immobili decidessero di porre in essere le minacciate azioni legali.

Nonostante che l’OPCM n° 3741 del 11/02/2009 previde il pronto intervento al fine di favorire il ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni interessate agli eccezionali eventi avversi, ad oggi nessuna attività, sia di studio che d’intervento, è stata posta in essere sugl’immobili interessati.

Stante i mancati interventi, i miei clienti non sanno se le proprie abitazioni possano essere oggetto di interventi, per la loro messa in sicurezza, oppure se, le stesse, versino in condizioni tali da non permettere alcun intervento strutturale e quindi destinate ad essere demolite.

Tanto premesso, con la presente, sono quindi a sollecitare un repentino intervento diretto a porre fine alla incresciosa situazione che si trascina da tempo, invitandoVi e diffidandoVi a prendere contatti con il sottoscritto avvocato per addivenire ad un bonario componimento della vertenza.

Caso contrario, i miei clienti si vedranno costretti ad attuare ogni azione sia di protesta , non escluso il rientro nelle proprie abitazioni ancor’oggi dichiarate inagibili, sia legale, volta alla tutela dei loro diritti.

In attesa di un Vostro cortese cenno di riscontro, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti. Avv. Eugenio Greco

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