Elezioni con giallo per il neo revisore dei conti. O meglio ineleggibilità accertata e ricorso al Tar già pronto.

L’amministrazione comunale guidata da Enrico Granata aveva pubblicato il bando (dopo l’articolo apparso sulla Gazzetta del Sud che denunciava la mancata pubblicazione degli atti) indicando come termine ultimo lo scorso 12 ottobre. Diciassette erano state le domande presentate.

Fior di commercialisti iscritti all’ordine e nel registro dei revisori contabili avevano presentato domanda per partecipare. Ma il nominativo doveva passare sotto la scure del consiglio comunale. La nomina del revisore era stato il primo punto presentato e che ha registrato l’unanime consenso dell’intera maggioranza. O per meglio dire di quasi tutta la maggioranza. La scelta è caduta su Emilia Zicarelli, professionista che ricopre l’incarico di revisore anche a Fuscaldo.

Solo che al momento del voto in piena seduta consiliare due assessori, Vincenzo Cristofaro e Giuseppe Filicetti, hanno dovuto lasciare l’aula per la presenza, tra i candidati, di parenti. Insomma il nome della Zicarelli non sarebbe dovuto nemmeno entrare tra i papabili, considerata la parentela con l’assessore Filicetti (zia di quest’ultimo).

Insomma una zia acquisita che potrebbe creare non pochi problemi all’esecutivo Granata, considerato che il testo unico degli enti locali dice testualmente che sono ineleggibili o incompatibili alla carica di revisore contabile gli interdetti, gli inabilitati, i falliti, i condannati a pena che comporta interdizione, anche temporanea dai pubblici uffici o incapacità ad esercitare uffici direttivi; il coniuge, i parenti e affini dei componenti della Giunta Comunale entro il quarto grado e coloro che siano legati all’Ente da un rapporto continuativo di prestazione d’opera retribuita; coloro che siano componenti di un organo dell’ente locale (Consiglio/Giunta) e coloro che hanno ricoperto tale incarico nel biennio precedente la data dell’avviso, il segretario ed i dipendenti dell’ente, i dipendenti della Provincia di Cosenza e della Regione Calabria; coloro che siano titolari di incarichi professionali o consulenze presso l’Ente. Un ricorso è già pronto e sarà presentato presso il Tar dove verrà chiesto l’annullamento della delibera. Sempre se l’esecutivo Granata non riterrà di revocare la nomina .Antonello Troya - 21.10.2010