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a proposito di libertà e...democrazia PDF Stampa E-mail
Scritto da salvatore belmonte   
Martedì 05 Ottobre 2010 14:52

La vita politica italiana è guastata da un eccesso di furberie,di machiavellismo deteriore con cui un complesso di(politici?),di destra e di sinistra,cercano di mettere in piedi un paese logorato da anni(decenni) di abbandono e noncuranza della cosa pubblica(scuola,sanità),che è stata sempre vista come qualcosa altrui e non propria.

E' vero,tutto sommato abbiamo vissuto sessant'anni di democrazia e di libertà,però democrazia concepita senza consapevolezza del limite che impone agli interessi di parte,perchè quello generale,della nazione si precisi e si affermi sovrano.

Eppure,essendo alla struttura democratica sola alternativa la dittatura e tutto ciò che essa implica di rovinoso,materialmente e moralmente,la democrazia deve,comunque e sempre ,essere salvata e perciò devono essere "spietatamente" denunciati ogni sua deficienza,ogni errore,ogni colpa dei suoi realizzatori (quindi anche noi). Il gioco di abilità e di furberie che inquina tutta la politica italiana si esplica in assurde distinzioni di responsabilità nell'esercizio del governo della cosa pubblica,nel definirsi che fanno uomini e partiti,secondo le formule ideologiche simili di suono ma a cui danno un diverso contenuto sostanziale,nel proclamare l'esigenza per il rispetto del metodo democratico,violato poi in pratica ogni qualvolta ciò torni utile al particolare.

Esso disorienta la pubblica opinione,la quale,quando non si fa' gregge,seguendo la vecchia abitudine tanto a lungo coltivata(ventennio fascista-post fascismo),si sente ingannata,tradita e concepisce verso le classi dirigenti nuove,una mal celata avversione:invece di vedere nei politici i rappresentanti della propria volontà, li considera dei virtuosi professionali e se ne allontana sdegnata. Il paradosso dei giorni nostri sta nel fatto che non esiste una maggioranza di governo stabile,checchè ne dicano i convinti del sistema politico maggioritario (Berlusconi aveva oltre cento parlamentari in più rispetto all'opposizione, eppure la sua maggioranza non ha tenuto!)ma,altresi,purtroppo,non c'è un'opposizione pronta per andare alle elezioni anticipate(come sarebbe logico e giusto fare),poichè quest'ultima non ha un programma,non ha uno slogan, soprattutto non ha un'idea ed infine,non ha un leader.

Ma le maggioranze si costruiscono sulle idee e non sui leaders,poichè le idee sono immortali ed i leader passano o muoiono.Le idee,tra l'altro sono i pilastri portanti dei governi affinchè questi durino un'intera legislatura e per indicare ai giovani le vie maestre da seguire per il bene comune.Certo,so bene che oggi non ci sono grandi uomini politici(Togliatti,Gramsci,Berlinguer,Sturzo,De Gasperi,Nenni,De Martino,Pertini,Amendola,Moro,Mancini ecc.)e le idee camminano sulle gambe degli uomini,come sosteneva qualcuno il cui nome ora mi sfugge,tuttavia quei pochi capaci non hanno voce!E' questo il dilemma!!!

A volte la democrazia sancisce,per distorsione della stessa,il trionfo dell'inganno(vedi legge elettorale vigente)che non consente ai cittadini di eleggere i propri rappresentanti liberamente,ma consente solo di votare la lista (preconfezionata)del presidente.Dunque questa è democrazia malata e pertanto necessita di cure urgenti ed adeguate(modifica della legge elettorale)....e poi il notevole conflitto d'interesse che riguarda il presidente Berlusconi e non solo lui! Salvatore Belmonte -05.10.2010

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