Con riferimento alla recente Legge Regionale 11 Agosto 2010, n. 21, in attuazione del più noto e discusso “Piano Casa”, avente ad oggetto “Misure straordinarie a sostegno dell’attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale”, pubblicata sul BUR n. 15 del 16 Agosto 2010, Supplemento Straordinario n. 1 del 20 Agosto 2010,

la presente quale interrogazione urgente, ex Art. 24 comma 5 del Regolamento C.C., indirizzata al Sindaco al fine di ottenere ogni più utile chiarimento in ordine all’orientamento dell’Esecutivo sull’oggetto in trattazione.

Premesso

• che la citata L.R. è finalizzata al rilancio dell'economia mediante il sostegno all'attività edilizia nonché al miglioramento della qualità architettonica, energetica e ambientale del patrimonio edilizio esistente, in coerenza con i principi e le finalità della L.R. 16 Aprile 2002, n.19, nonché con le norme di tutela del patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico oltre che di difesa del suolo, prevenzione del rischio sismico e accessibilità e sicurezza degli edifici;
• che al fine del perseguimento delle suddette finalità, la L.R. in argomento disciplina l'esecuzione di interventi di «ampliamento» e di «demolizione e ricostruzione», favorendo gli interventi edilizi diretti a migliorare la qualità architettonica, la sicurezza, la compatibilità ambientale, l'efficienza energetica degli edifici e la fruibilità degli spazi per le persone disabili, anche in deroga alla pianificazione urbanistica locale;
• che le finalità della citata L.R. sono sinteticamente le seguenti:

1. contrasto della crisi economica e tutela dei livelli occupazionali attraverso il rilancio delle attività edilizie dirette al miglioramento della qualità architettonica;
2. miglioramento energetico e strutturale del patrimonio residenziale esistente e del suo sviluppo funzionale nonché riduzione del rischio sismico;
3. incremento, in risposta ai bisogni abitativi delle famiglie in condizioni di particolare disagio economico e sociale, del patrimonio di edilizia residenziale pubblica attraverso processi di riqualificazione di aree urbane degradate o esposte a particolari rischi ambientali e sociali;

CONSIDERATO

• che l’Art. 6 comma 8 della citata L.R. 21/2010 prevede che i Comuni, con deliberazione del Consiglio Comunale da adottare entro il termine di 60 giorni, a pena di decadenza, dalla entrata in vigore della medesima L.R., ovvero entro il 20 ottobre 2010, possono disporre motivatamente:
• l'esclusione di parti del territorio comunale dall'applicazione della stessa L.R. in relazione a caratteristiche storico-culturali, morfologiche, paesaggistiche e alla funzionalità urbanistica;
• la perimetrazione di ambiti territoriali nei quali gli interventi previsti dalla L.R. in argomento possono essere subordinati a specifiche limitazioni o prescrizioni, quali, a titolo meramente esemplificativo, particolari limiti di altezza, distanze tra costruzioni, arretramenti dal filo stradale, ampliamenti dei marciapiedi, ecc.
• la definizione di parti del territorio comunale nelle quali per gli interventi previsti negli Artt. 4 (Interventi straordinari di ampliamento) e 5 (Interventi straordinari di demolizione e ricostruzione) della medesima L.R. in argomento possono prevedersi altezze massime e distanze minime diverse da quelle prescritte dagli strumenti urbanistici vigenti.
• che l’Art. 6 comma 9 della citata L.R. 21/2010 prevede che i Comuni, entro 180 giorni dalla entrata in vigore della stessa L.R. in trattazione, ovvero entro il 17 febbraio 2011, hanno la facoltà di approvare Piani particolareggiati di recupero del Centro Storico;

RITENUTO

• che l’applicazione della citata L.R. 21/2010 nell’originario e fedele spirito con cui è stata pubblicata può realmente costituire un’occasione di contrasto della crisi economica e tutela dei livelli occupazionali attraverso il rilancio delle attività edilizie, oltre che un’occasione per il miglioramento qualitativo, energetico e strutturale del patrimonio residenziale esistente con favorevoli risvolti anche in ordine alla riduzione del rischio sismico sul territorio comunale;
• che l’applicazione della citata L.R. 21/2010, in assenza di una attenta riflessione sull’attuale stato del patrimonio edilizio esistente, ed in assenza di specifiche limitazioni o prescrizioni, quali, a titolo di esempio particolari limiti di altezza, distanze tra costruzioni, arretramenti dal filo stradale, ampliamenti dei marciapiedi, ecc., così come suggerito dalla stessa L.R., potrebbe peggiorare la qualità architettonica ed urbanistica del medesimo patrimonio edilizio esistente;

SI INTERROGA IL SINDACO

per avere precisi chiarimenti sull’orientamento dell’Esecutivo in ordine all’applicazione della L.R. 21/2010 e più precisamente sui seguenti Quesiti:

1) In che maniera ad oggi si è attivato l’Esecutivo ai fini dell’applicazione di quanto previsto dalla L.R. 21/2010 ?

2) Qual è l’orientamento dell’Esecutivo in ordine a quanto previsto dall’Art. 6 comma 8 e comma 9 della L.R. 21/2010 ?

3) Vi è la volontà da parte dell’Esecutivo, sebbene i tempi ormai impellenti (anche nell’ipotesi di una eventuale proroga dei termini di scadenza), a dare attuazione a quanto stabilito dall’Art. 6 comma 8 e comma 9 della L.R. 21/2010 ?

4) In caso affermativo, ossia in caso di esplicita volontà da parte dell’Esecutivo, in che modo si intende dare attuazione a quanto stabilito dall’Art. 6 comma 8 e 9 della L.R. 21/2010 ?

Nel precisare che la presente interrogazione è finalizzata ai fini dell’esercizio del munus pubblico connesso con la carica di Consigliere Comunale si richiede altresì risposta scritta. ing. Salvatore Cetraro - capogruppo consiliare "L'Orizzonte"

* Consegna a mani – Adunanza del C.C. del 24.09.2010

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