Il bravo e colto Riccardo Ugolino (la classe non è acqua) ci illumina ogni giorno con qualche pillola della sua saggezza. E questa volta scomoda addirittura Tito Livio e il “vate” per rammentarci la sua fedeltà al gruppo “Insieme”, mai in verità messa in discussione dal sottoscritto.

Ugolino, parafrasando Tito Livio nella sua “Ab Urbe condita”, ci ricorda che nel gruppo “Insieme”, “l’aria che si respira all’interno è pura e salubre, come si addice a persone per bene”. E i rapporti con la capogruppo sono ottimi.

Caspita, mai affermato il contrario, me ne guarderei bene. Non possiamo che esserne contenti, in special modo alla luce dell’accordo sottoscritto in fase postelettorale che prevedeva che i consiglieri eletti avrebbero dovuto lasciare il posto dopo un anno (e quindi a luglio del 2010) ai primi non eletti, circostanza che il bravo consigliere comunale si dimentica di citare. Anche questa è una “fantasiosa ricostruzione” oppure “memoriam minuitur nisi eam exerceam”?

Certamente ci sono argomenti che avrebbero meritato un paio di articoli, e di ciò ringrazio Ugolino per il suggerimento (ne farò buon uso, anzi “leges bonae ex malis moribus procreantur”), ma è altrettanto vero che si sarebbe dovuto scrivere anche degli indecorosi battibecchi (anzi li definirei proprio scontri) avvenuti più volte in Consiglio Comunale tra il consigliere del gruppo “Insieme”, il presidente dell’assemblea, Oreste Sarpa e l’assessore Vincenzo Spinelli.

Non si tratta, ritengo, di “relata refero” da parte di qualche consigliere di maggioranza, ma di una logica e precisa strategia politica del consigliere del gruppo di minoranza. Ecco perché aspetto impaziente il giorno in cui il bravo capogruppo di “Insieme” dirà: “Quo usque tandem Ugolino, abutere patientia nostra?” Con la stima e la simpatia di sempre Il pifferaio dell’informazione (come ama definirmi il simpatico ex sindaco D’Aprile) Antonello Troya - 07.09.2010