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sui carri vincenti in molti salgono, l’importante è non cadere PDF Stampa E-mail
Scritto da raffaela sansoni   
Martedì 17 Agosto 2010 12:45

Egr. Dr. Troya, non avrei mai pensato di dover replicare a quella che ritenevo solo una polemica politica, non avrei mai pensato che lei amplificasse cosi tanto una leggera critica, scadendo nel campo degli insulti e delle offese personali.

E allora, sono costretta, mio malgrado, a risponderle. Sia ben chiaro, lo farò solo una volta, gli argomenti da lei sollevati non sono meritevoli di ulteriore tempo.

Mi dispiace, dr. Troya, aver dovuto constatare che da una leggera critica, lei ne abbia fatto un caso di Stato, cercando goffamente di dare lezioni a tutti e paragonandosi, per via del conflitto di interessi, addirittura al Presidente Berlusconi, e poi sarei io la presuntuosa!

Stia tranquillo non intendo cadere nella provocazione né, tanto meno, replicare usando il suo linguaggio, mi limiterò a precisare velocissimi e banalissimi concetti, perché in politica  ci sta essere oggetto di critiche ed è naturale che ci sia qualcuno che la pensi diversamente, questa si chiama democrazia, egr. Dottore.

Altra cosa è scadere nel personale come ha fatto lei, offendendo le altrui reputazioni, cercando di far apparire prive di idee e contenuti le persone. Questo è un grave errore che denota quel senso di frustrazione che attanaglia coloro i quali fanno del maschilismo becero una ragione di vita.

Egr. Dottore, si guardi intorno, il mondo è cambiato, le donne adesso contano, molti si sono da tempo rassegnati, si rassegni anche lei.

A volte non si è capaci di accettare la realtà delle cose e allora si perde la lucidità necessaria a replicare senza offendere. Spesso l’impulso vince sulla ragione.

Lei cita articoli di legge, commi, Decreti, senza però dire nulla su quelle che sono le regole etiche e morali e su quello che è il principio base del giornalismo, ossia l’imparzialità. E si perché un giornalista deve essere imparziale, ha il dovere di informare senza travisare la realtà dei fatti, attenendosi scrupolosamente a ciò che accade, al massimo aggiungendo un proprio commento.

Senza alcun dubbio l’art.9 della Legge 150/2000 impedisce ai componenti degli Uffici Stampa di esercitare attività professionali in vari settori tra cui quello giornalistico, la normativa da Lei citata che, a suo dire, le consentirebbe di ricoprire contestualmente il ruolo di addetto stampa presso il Comune di Belvedere M.mo e quello di collaboratore-corrispondente della Gazzetta del sud, si riferisce invece alle collaborazioni giornalistiche dei pubblici dipendenti, nel suo caso invece la collaborazione costituisce solo la forma del rapporto di lavoro che la lega alla testata giornalistica non certamente la sostanza che resta essenzialmente un’attività giornalistica professionale, vietata dalla Carta dei Doveri dei giornalisti che testualmente recita:”il giornalista degli uffici stampa non può assumere, nell’arco di vigenza del rapporto di lavoro, collaborazioni, incarichi o responsabilità in conflitto con la sua funzione di imparziale ed attendibile operatore dell’informazione”.

Comunque, mi sembra, senza timore di toppare, che il suo caso, egr. Dr. Troya, ricada nei divieti previsti dalla  normativa vigente e dalla Carta dei Doveri, ci troviamo, infatti, di fronte un addetto stampa che allo stesso tempo scrive su un giornale esaltando le gesta della maggioranza politica a cui lo stesso appartiene. Più che paragonarsi a Berlusconi dovrebbe paragonarsi al simpatico e fazioso Emilio Fede!

Egr. Dr. Troya evidentemente lei dimentica che io non ho mai amministrato per cui non sono a conoscenza delle scelte politiche della precedente amministrazione.

Ad ogni modo ritengo che l’istituzione di un ufficio legale assicurerebbe a Belvedere risparmio e supporto tecnico nell’azione amministrativa.

Non mi sembra esistano illegittimità, del resto l’incarico a cui lei fa pretestuosamente riferimento ha superato il vaglio della Corte dei Conti e del Consiglio dell’Ordine degli avvocati. La legge professionale da lei citata impedisce ad un iscritto all’albo professionale degli avvocati di assumere incarichi a tempo indeterminato. I rapporti professionali, temporanei affidati in convenzione, come nel caso della Giunta D’Aprile, sono legittimi e consentiti.

Se ciò non fosse, il Comune di Belvedere M.mo non potrebbe affidare nessun incarico legale e sarebbe costretto a dotarsi di un avvocato assunto alle proprie dipendenze con contratto a tempo indeterminato.

In conclusione, egr. Dr. Troya, le confesso che mi ha fatto un po’ specie ricevere i suoi insulti, proprio da lei che esaltava le mie capacità durante la campagna elettorale,  evidentemente  avrei dovuto aspettarmelo visto che all’indomani del voto amministrativo pubblicava un articolo esaltando la vittoria del sindaco Granata. Sui  carri vincenti in molti salgono, l’importante è non cadere. Raffaela Sansoni - capogruppo consiliare "Insieme" - 17.08.2010

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