Si è tenuta domenica 30.05.2010 a Belvedere Marittimo la raccolta delle firme contro la privatizzazione dell’acqua.L’iniziativa promossa dal gruppo consiliare Insieme, dal Laboratorio per la Democrazia e da Laltrasinistra, ha riscosso un ottimo risultato.

Infatti, sono state raccolte un numero di firme corrispondenti al massimo consentito dai moduli inviati dai responsabili del Comitato nazionale. Ad oggi i promotori hanno già raccolto, in tutta Italia, 680.000 sottoscrizioni. Ciò permetterà di richiedere il referendum abrogativo avverso il cd Decreto Ronchi con il quale il Governo ha dato il via alla privatizzazione dell’acqua pubblica.

Le ragioni di una firma vanno ricercate nella necessità di garantire la tutela di un diritto inviolabile e inalienabile, universalmente riconosciuto.Privatizzare l’acqua significa commercializzare un bene necessario alla vita di ogni individuo.Non si può trarre profitto dal commercio di un diritto costituzionalmente garantito a tutti indistintamente.

Domenica a Belvedere M.mo, tanta gente ha voluto dare il proprio contributo raccogliendo l’invito degli organizzatori a metterci una firma.E così dopo essere stato il primo comune calabrese a votare, su iniziativa del gruppo di opposizione “Insieme”, la mozione in difesa dell’acqua pubblica, Belvedere M.mo offre un ulteriore apporto in questa battaglia di civiltà e democrazia.

I moduli da sottoscrivere sono stati velocemente completati, i tanti cittadini che avrebbero voluto apporre la loro firma e non sono riusciti a farlo, avranno la possibilità concreta di essere parte attiva andando a votare al referendum.

Oggi che sono state raggiunte le firme necessarie alla proposizione di tre quesiti referendari abrogativi, bisogna garantire impegno e partecipazione per portare la gente a votare e consentire il raggiungimento del quorum necessario alla validità del referendum.

Tanto è stato fatto, tanto c’è da fare. Nessuno si senta escluso. Raffaela Sansoni - capogruppo consiliare gruppo "Insieme" - 31.05.2010