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la mozione "privatizzare l’acqua significa commercializzare un diritto” non è stata inserita all'odg del prossimo consiglio PDF Stampa E-mail
Scritto da raffaela sansoni   
Sabato 19 Dicembre 2009 14:18

In data  09.12.2009 depositavo una mozione contro la privatizzazione del servizio idrico integrato. A norma di Regolamento del  Consiglio Comunale (art.24), le mozioni presentate dai Consiglieri Comunali devono necessariamente, essere discusse nella prima seduta utile del Consiglio.

Ebbene, la mozione “Privatizzare l’acqua significa commercializzare un diritto.” (prot. 20442 del 9.12.09) non veniva inserita all’OdG in nessuna delle due sedute consiliari datate  18.12.09 e 23.12.09.

Il Presidente del Consiglio Comunale, invitato a rispettare il regolamento, assumeva formalmente l’impegno di inserire la mozione sull’acqua all’ OdG del Consiglio che si terrà giorno 28 o 29 dicembre, giustificando il ritardo nella complessità della questione e nella necessità della maggioranza di documentarsi in merito. Certo, è strano che la maggioranza debba ulteriormente documentarsi al riguardo quando il Sindaco, appena tre giorni dopo la mozione, inviava ai capo gruppo una bozza di bando di project financing per la progettazione, costruzione e gestione del servizio idrico integrato.

Sono certa, che il Presidente del Consiglio Comunale, figura istituzionale superpartes, nonché garante del rispetto delle regole, terrà fede all’impegno assunto consentendo che la mozione venga discussa e votata.

La mozione sull’acqua vuole essere un mezzo per sensibilizzare il Consiglio Comunale e l’opinione pubblica contro la privatizzazione di un bene primario da riconoscere come diritto di ognuno.

Sarebbe auspicabile che Belvedere desse un segnale forte, che Belvedere, come tanti altri comuni, prendesse posizione netta contro la privatizzazione dell’acqua che significherebbe spogliare i cittadini di un diritto indispensabile e inalienabile. La presentazione della mozione è solo l’inizio di un percorso finalizzato ad impedire che l’acqua da bene primario diventi merce di scambio a vantaggio di pochi. Non resta che augurarmi che i buoni sentimenti che caratterizzano il Santo Natale invadano anche la maggioranza nel più assoluto rispetto delle regole e del “ bene comune”.  Raffaela Sansoni - capogruppo consiliare "Insieme" - 19.12.2009 

 

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