riceviamo e pubbichiamo- Un appello alla pace nel mondo è giunto nel giorno della festa delle Forze Armate commemorata anche a Belvedere Marittimo. E come ogni anno vengono ricordati anche i caduti della grande guerra, quella del 1915-18 che registrò un pesante tributo di sangue, oltre 600 mila vittime in tutta la nazione. Appunto il 4 novembre di novantuno anni fa, (1918) si firmava la fine del conflitto.

Il raduno è avvenuto alle 10,30 in piazza G. Amellino. Il corteo guidato dalla banda e dalle autorità civili e militari (presente l’intero esecutivo, maggioranza e minoranza, nonché il maresciallo dei carabinieri, Mannarino e il comandante dell’ufficio circondariale marittimo, Tarantino), si è poi spostato verso la Chiesa Madre dove si è svolta la santa messa. Alle 12 la sfilata al monumento ai caduti, la resa degli onori e la deposizione della corona d’alloro. Particolarmente toccanti gli interventi del presidente del consiglio comunale, Orestino Sarpa e del sindaco, Enrico Granata. Il primo ha rivolto un invito alle nuove generazioni, studenti e giovani (tra l’altro presenti numerosi alla manifestazione), a guardare al futuro nel segno della pace e della fratellanza.

Pensiero ribadito anche dal primo cittadino, Enrico Granata, il quale ha sottolineato il difficile compito che le forze armate stanno svolgendo sia in Italia sia nelle varie parti del mondo dove sono presenti i contingenti: dall’Afghanistan al Medio Oriente, sino ad arrivare all’Iraq. E anche in questi casi, è stato ribadito, ”è pesante il tributo pagato dai nostri soldati”. Il sindaco ha poi ricordato le lotte e le sofferenze condivise per il completamento dell’unità d’Italia che hanno segnato una tappa importante nel processo di formazione della coscienza nazionale. Tanta commozione al momento della posa della corona d’alloro ai caduti del conflitto della prima guerra mondiale, nel ricordo di quanti, militari e civili, hanno conosciuto i sacrifici e gli orrori della guerra. ufficio stampa comune di Belvedere m.mo - 04.11.2009