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le pro loco calabresi parteciperanno sabato 24 ottobre alla manifestazione contro le navi dei veleni ad Amantea PDF Stampa E-mail
Scritto da ufficio stampa unpli   
Giovedì 22 Ottobre 2009 00:00

Dietro lo striscione “Le Pro Loco della Calabria contro i veleni nei nostri mari”, sfilerà anche il Comitato regionale dell’Unione nazionale delle Pro Loco (Unpli) nella manifestazione in programma sabato ad Amantea per richiamare l’attenzione sulle navi dei veleni.

Insieme al neo-presidente, il cirotano Demo Martino, presidente del Comitato provinciale di Crotone, saranno presenti nella cittadina tirrenica, oltre a numerose delegazioni delle associazione di promozione turistica, i componenti del “governo” regionale delle Pro Loco, aderenti all’ UNPLI: i Presidenti dei Comitati Provinciali, Massimo Cogliandro (Reggio Calabria); Ettore Gallo (Catanzaro) Franco Todaro (Vibo Valentia); Mimmo Bloise (Cosenza), Gennaro Russo, (presidente dei revisori dei conti e a capo della Pro Loco di Acri); i consiglieri: Francesco Giancotti (Serra S. Bruno); Giovanni Le Rose (Scalea); Antonello Grosso La Valle (Belvedere M.); Agostino Santacroce (Siderno) e Umberto Costanzo (Mendicino) Soccorso Capomolla (Monterosso Calabro) Antonio De Filippo (Vallefiorita) Carmelo Sirimarco (San Sosti) Giusy Ruberto (Lamezia Terme) <La nostra partecipazione – dichiara il presidente Martino - vuole testimoniare la solidarietà delle Pro Loco al movimento di protesta e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica perché si faccia chiarezza sulla questione, oscura ed inquietante, e si adottino i provvedimenti urgenti per scongiurare ogni pericolo di inquinamento e rischio per la salute di tutti i calabresi>. A tal riguardo, il Comitato regionale Unpli Calabria conferma la decisione di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario che sarà aperto per le nave “a perdere”, cariche di veleni fatte affondare nei mari calabresi e per le scorie che sarebbero state interrate sul territorio calabrese per il drammatico danno all’immagine turistica prodotto dalla vicenda all’intera Calabria ed in particolare ai centri tirrenici cosentini: doppiamente vittime di un progetto criminale che non si è fatto scrupolo di mettere a repentaglio la salute delle nostre popolazioni e del nostro mare. Il futuro della nostra terra si fonda sulle nostre risorse naturali, oltre che storiche e culturali, l’Unpli Calabria chiede, quindi, ai vari livelli istituzionali e della politica che la tutela dell’ambiente e del paesaggio, la difesa del suolo, una attenta, sana e corretta gestione del territorio rivestano un ruolo di centralità, inderogabile, negli strumenti di programmazione e controllo al fine di rendere coerenti i progetti e le iniziative nel campo della promozione turistica, della valorizzazione delle risorse, del miglioramento dei servizi di accoglienza che vedono impegnato, ogni giorno, l’esercito silenzioso delle Pro Loco. Questi sforzi di recupero, salvaguardia e tutela del territorio non possono essere pregiudicati dallo stravolgimento ed inquinamento del territorio, dall’abusivismo illegale e quello “legalizzato”, fatto di condoni, sanatorie, deroghe, compromessi e deficienze nei controlli, che hanno avuto già come triste risultato l’imbarbarimento urbanistico dei nostri centri e provocato o aggravato il dissesto idrogeologico. ufficio stampa Unpli Calabria - 22.10.2009

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