Abuserò, ancora una volta, della pazienza dei “cittadini elettori” e lettori di Belvedere M.mo.L’Assessore alla viabilità, V. Cristofaro, vive in uno stato confusionale avanzato, pertanto mi costringe  ad intervenire per punti, così da non apparire evasivo rispetto alle accuse mossemi:

1. Il sostantivo “compagno” affiancato al mio nome, egregio Assessore, non è minimamente offensivo; l’intento denigratorio con il quale è stato utilizzato, invece, denota una pressochè nulla “conoscenza storica” del termine che, indistintamente, viene utilizzato per riferirsi agli eredi del PCI o, anche, del PSI. Come ho già avuto modo di ricordare, rimpiango e non rinnego l’esperienza socialista che ancora oggi muove le mie battaglie di verità ( parola sconosciuta all’Assessore alla viabilità, d’altronde ottimo allievo di una certa scuola).
2. Le locuzioni adoperate: “sterilità dell’argomento”, “categoria a rischio” (riferendosi ai disabili), nonché la copiosa documentazione fotografica ed audiovisiva (nella quale lo stesso Cristofaro non ha mancato di farsi immortalare) inviata al sito internet insiemenews.jimdo.com, se da un lato dimostrano che l’argomento di cui trattasi non è poi così “sterile” come si vuol far credere, dall’altro accentuano,  per un verso, la voglia di una “scalata speculativa” da parte dell’Assessore alla viabilità, Cristofaro ( tant’è che egli stesso non rinuncia a produrre un  video con disabili in carrozzella per dimostrare “il nulla”, con le conseguenze che ne derivano a causa della sua visibilità su youtube),  e, per altro verso, una malsana idea, dallo stesso Assessore Cristofaro sostenuta, dei disabili da inquadrare in una “categoria”. Questo, sì, tentativo “disgustoso ed immorale, nonché vergognoso”.
3. Le insinuazioni circa la ricerca di un “posto al sole” o di “qualche incarico professionale”. Ahimé, purtroppo per l’Assessore Cristofaro, sono solito non vendere, né tanto meno svendere, la mia libertà. L’Assessore Cristofaro, sottomettendosi alla volontà del suo “tutor” Campilongo, si è conformato: ha accettato silenziosamente, quale accordo pre-elettorale, anche la “cacciata” di un funzionario pubblico; non ha avuto reticenze a partecipare in prima persona ed a far partecipare amici, parenti ed affini alle elezioni primarie del PD, forse, sollecitato dal suo “tutor”; non ha avuto alcuna remora a ricercare finanziamenti a compagni socialisti, gli stessi che ora schernisce e che non ha avuto il coraggio di sostenere nella scorsa competizione elettorale provinciale.
4. Il “grottesco e stravagante” piano del traffico, definito, dall’ Assessore Cristofaro, “piano di viabilità a senso unico” (??), su mia proposta, fu avallato dall’intera Giunta Comunale, composta anche da Enrico Granata (ora ed allora Sindaco), e dal  “tutor” dell’Assessore Cristofaro, Ciro Campilongo (ora Assessore, allora Vicesindaco); ma, d’altronde, cosa rispondere all’Assessore alla viabilità che sconosce la differenza tra traffico e viabilità?
5. Quando l’ Assessore Cristofaro dice “danni che Carrozzino e i suoi compagni hanno fatto”, a chi si riferisce?  Forse ad Enrico Granata, Ciro Campilongo, con i quali sono stato in Giunta? Se così è, come afferma nel suo scritto, perché l’Assessore Cristofaro è ancora componente  di questa Giunta? Anzi, perché ha partecipato alla scorsa competizione elettorale con quella lista, i cui  principali attori di oggi  tanti danni hanno prodotto in passato?
6. L’ultima “perla” della sconclusionata replica dell’Assessore Cristofaro sta nell’affermare che: “il mandato conferitomi dagli elettori mi ha permesso di dare una prima svolta alla viabilità,…”, non sapendo che gli elettori non gli hanno conferito alcun mandato assessorile, ma solo quello, nell’interesse dell’intera comunità, di Consigliere Comunale. D’altronde, sa benissimo, l’Assessore Cristofaro, di essere diventato tale, solo per gli accordi che il suo “tutor”, Campilongo, ha sottoscritto con l’attuale Sindaco.
7. Infine, l’Assessore Cristofaro conosce, con certezza, il suo interlocutore: Lucio Carrozzino, candidato della lista Insieme alle scorse elezioni comunali ed iscritto al PRI, il quale sottoscrive, data, non modifica nei giorni a venire le proprie dichiarazioni e, soprattutto, non si rivolge a portavoce o ad agenzie di stampa per le contraddittorie repliche. Sono io, oggi, che chiedo di conoscere il mio interlocutore. Un interlocutore credibile, che non si affanni a rimuovere o ad installare segnali stradali in poche ore e sulla scorta di una “soffiata”; un interlocutore che non mistifichi la verità per proprio tornaconto personale. Lucio Carrozzino - 05.09.2009