Egregio Prof. Ugolino, per mia formazione non contesto mai i numeri senza conoscerli per cui do per buoni quelli da lei citati

e non entro nel merito della sua replica se non per precisare che non era mia intenzione offendere nessuno con la precedente missiva, quantomeno lei o i candidati che non hanno raggiunto il quorum necessario ad entrare in consiglio comunale. Trattandosi oltremodo e per la maggior parte di amici e conoscenti, e probabilmente lei non conoscendomi bene, non poteva sapere che tali cose non appartengono al mio stile di vita fondato principalmente sull’educazione ed il rispetto delle persone. Per lavoro sono sempre pronto ad ascoltare e ad affrontare problemi e, quando ci riesco, a trovare soluzioni; forse utopisticamente ho ritenuto applicabile lo stesso principio a questo modo partecipato di fare politica. Le assicuro infine che ho letto i programmi di tutte e tre le liste come qualche cittadino ma che, davanti a rapporti di familiarità e conoscenza, io come molti altri (forse non la maggior parte) abbiamo lasciato spazio alle emozioni ed ai sentimenti, gli stessi che ci fanno guardare senza razionalità e distacco a questo nostro amato paese e che purtroppo ci aiutano, al di là di ogni ideale politico ed oggi più che mai, a perdonare anche chi come lei continua a ritenerci tolleranti di un fenomeno grave come quello evasivo. Pietro D’Anello - 11.08.2009