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lettera aperta al Sindaco del comune di Bonifati PDF Stampa E-mail
Scritto da santina verta   
Martedì 04 Agosto 2009 00:00

Gent.mo Sindaco dott. Goffredi, ho assistito, in data 03-08-09 alla presentazione del progetto inerente la difesa del nostro litorale, soggetto ormai da tempo al fenomeno dell’erosione che affligge le nostre coste,

poiché  l’assemblea è stata  interrotta bruscamente in modo ”inconsueto”  non mi è stata data l’occasione di esprimere le mie perplessità riguardo all’impianto progettuale, mi ritengo gravemente lesa  nell’esercizio di cittadinanza – attiva  garantito dal diritto costituzionale, per cui  esprimo qui il diritto negato.

  1. Premesso che non sono un tecnico e non posso trincerarmi dietro l’alibi della non competenza professionale, ma  dato che si stava svolgendo un confronto fra scuole di formazione differenti, credo che doveva essere garantito da Lei, in qualità di tutore dei diritti di tutti i cittadini, la libera espressione di critica e confronto dialettico.

Sono convinta che solo dal confronto e dalle argomentazioni alternative si possa riconoscere lo stato di salute della convivenza democratica, purtroppo, quanto avvenuto nella suddetta assemblea pubblica ha il sapore amaro di una interpretazione involutiva del diritto da parte di chi detiene il potere e mi rammarica che alcune persone che La fiancheggiano possano usare  espressioni quali:

” Troppa democrazia vi abbiamo dato…”

I dati più eclatanti, vissuti con stupore e sconcerto dalla maggioranza dei cittadini presenti sono stati:

a) aver fatto spegnere il microfono da un personaggio che  si professava tutore dei diritti e difensore ambientale;

b)  aver assistito ad un accerchiamento quasi “fisico”di una parte del Suo gruppo consiliare nei confronti di un tecnico del neonato gruppo:  “Comitato civico “ a cui era stato concesso di  presentare possibili aggiustamenti al Progetto Comunale e che riceveva l’apprezzamento del  prof. Bonassai.

 Le chiedo, che cosa spinge i suoi Assessori a temere il confronto e la correttezza dialettica  sino ad indurli a comportamenti da isteria non democratica? Credo che un “ Comitato civico,” promotore di petizione popolare  con adesioni  numeriche significative, debba essere uno stimolo e un vanto per una qualsiasi Amministrazione locale, poiché vivacizza la partecipazione popolare  con azioni di piena trasparenza e di fervore democratico, quindi non azioni  definite aprioristicamente “ Contro”, ma altamente  propositive. Non trovo rispondenza nel vostro progetto, fra l’urgenza di tipo difensivo e la linea ormai acclarata di interventi organici che sappiano integrare gli interessi di salvaguardia della fascia costiera con una ricostruzione degli ambienti erosi usando un taglio ecosostenibile.

 Come intende riqualificare il nostro territorio dal punto di vista degli ecosistemi naturali garantendo interventi di salvaguardia di qualità economica e di recupero della vita culturale sociale, in  modo da favorire l'insediamento dei nostri giovani, evitando così forme continue di abbandono?

Nella progettualità di intervento si è tenuto conto di quanto previsto dal piano di GESTIONE INTEGRATA DELLE ZONE COSTIERE (GIZC)  cioè

      -  tutela ambientale

      - integrazione attività socio/economiche

      - turismo sostenibile?

  • Le chiedo :" Qualche posto-barca o ulteriori concessioni privatistiche, cementifazioni per aree destinate a parcheggio…  rispondono al dettato del piano di tutela del GIZC,  nonchè alle aspettative di tanti cittadini?".
  • Non intendo contestare l'opera  meritoria dei tecnici che  indubbiamente sapranno che, da tempo, in diverse regioni litoranee, hanno abbandonato la cementificazione, poiché causa di ulteriori erosioni.
  • Ripensando al nostro territorio, noto che le opere effettuate precedentemente hanno spostato il fenomeno sui litorali adiacenti, determinando un peggioramento della qualità dei fondali e delle acque di balneazione.

( La cosiddetta T  verso nord quali effetti ha prodotto? E’ stata monitorata mareggiata  dopo mareggiata? La linea di riva di quanto è avanzata?)

  • Il piano di recupero e riqualificazione dell’area intorno alla  “rotonda”, presentato in assemblea  Garantisce una riqualificazione degli ecosistemi naturali  e salvaguarda il notevole pregio di avere scogliere naturali di forte impatto paesaggistico e  naturalistico?
  • Tali rifacimenti produrranno effettiva ricaduta economica su una larga fascia di cittadini o solo su un gruppo ristretto?
  • Credo che l'unica via percorribile sia un recupero degli equilibri naturali e che la realizzazione di opere di protezione e difesa dei nostri litorali debba necessariamente avvalersi di  TECNOLOGIE A BASSO IMPATTO AMBIENTALE, tra cui  opere soffolte e sistemi di ripascimento, nonché riuscire a creare un sistema di monitaraggio dell'efficacia degli interventi.
  • Un'altra perplessità è legata al pericolo che inizino dei lavori di cui non vedremo il completamento per mancanza di adeguate coperture finanziarie....

 Caro Sindaco, Le chiedo di vagliare con oculatezza altre possibili soluzioni, è fuori dubbio che occorre intervenire per proteggere il borgo marinaro di Cittadella dalla furia delle mareggiate e tentare di creare spiagge accessibili e vivibili da tutti, ma ci lasci  la speranza di far festa con gli occhi e con l’anima sulle nostre belle scogliere, ogni volta che torniamo! Sperando in un ripristino della corretta comunicazione democratica  che inglobi le voci di tutti Le auguro buone scelte. Santina Verta 04.08.2009

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