Etiam die , si spera, che con la presentazione delle liste sia finito il balletto delle candidature, del rendersi disponibile al miglior offerente, di studiare strategie trasversali facendo leva, ovviamente, sulla fragile personalità, di qualche inventato “personaggio politico” per facilitare o indebolire questa o altra coalizione elettorale.

Il clima di disorientamento, lo stato di confusione, di incertezza ad esprimere, coscientemente, un giudizio che tanti concittadini hanno avvertito ed ancora avvertono anche dopo la fase di preparazione pre-elettorale delle liste, possa essere fugato in questi venti giorni di campagna elettorale. Lo stato di crisi economico -finanziaria generale , che ha investito finanche i paesi più industrializzati; le avversità ambientali o naturali dei giorni appena trascorsi che hanno causato lutti e danni ingenti; la drammatica situazione della sanità calabrese, (tre miliardi di debiti da recuperare) che ha già prodotto i suoi primi effetti negativi (tiket sui medicinali, sulle ricette, etc) e si parla anche di aumenti della addizionale Irpef ed Irap, del bollo di circolazione, benzina e quant’altro di competenza regionale; le risorse che il Governo trasferisce agli enti locali  , specie per i servizi generali, si riducono sempre di più tanto che alcuni Comuni non sono in grado neanche di far quadrare i propri  bilanci dovrebbe essere oggetto di riflessione e valutazione da parte di tutti.  Sarebbe auspicabile che i rappresentanti istituzionali eletti nella futura compagine amministrativa rinuncino alle indennità di carica previste, devolvendo le relative somme per servizi ed attività sociali. Nonostante questi presupposti  si pensa solo , con molta dose di irresponsabilità, ad esaltare la propria persona, a ritenersi appagati di un eventuale risultato elettorale positivo, senza pensare che amministrare oggi , in queste condizioni, significa aver maturato esperienza ed equilibrio; significa conoscenza delle cose materiali ed immateriali ; significa coesione sia nei rapporti interpersonali corretti e sempre pronti al dialogo e al confronto , fra gli stessi componenti della lista che tra i futuri eletti ed i cittadini. Il tempo delle furberie , delle piccole ed effimere rivalse personali non hanno vita lunga,  contribuiscono ad accentuare il disinteresse per la politica e l’attenzione della vita amministrativa. Ci vuole autorevolezza e senso dell’altruismo in chi è chiamato a guidare questa delicata fase. I maggiorenti delle varie formazioni dovevano fare di più: tanti giovani professionisti che hanno maturato esperienza e professionalità in vari settori, potevano essere utili oggi a dare un valido contributo per l’affermazione di quei valori che tendono ad unire. Si auspica, comunque, un confronto sereno, costruttivo di idee, proposte e che si possa sentire la voce dei tanti protagonisti, più o meno noti, che si assumono, speriamo, consapevolmente, la responsabilità di rappresentare un paese che ha una storia, una tradizione, che ha delle risorse proprie di indiscusso valore , ma che sta attraversando momenti non facili per la stessa sopravvivenza dignitosa di molti dei suoi abitanti (vedi Fodearuto, Clinica Spinelli e disoccupazione generale in forte aumento). Che la vittoria di questa o quella formazione elettorale sia conseguenza di una meditata riflessione degli elettori, basata sulla fiducia e validità della proposta che il candido sindaco riesce a trasmettere e non suggerita , ahimè, istintivamente della scelta del “male minore”  o peggio una vittoria dovuta non ai meriti ma ai demeriti degli altri. Giuseppe Mistorni ex consigliere regionale 12.05.2009