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in Calabria non hanno niente da fare PDF Stampa E-mail
Scritto da francesco cirillo   

"Una parte rilevante della magistratura calabrese non è affatto estranea al sistema criminale che gestisce affari di particolare rilevanza nella regione.

Sono dell'idea che se la magistratura avesse remato tutta da una stessa parte e se la legalità, alla quale ogni magistrato si dovrebbe attenere, rappresentasse un patrimonio vero di tutta la magistratura calabrese, non staremmo qui a discutere come mai in dieci anni non è cambiato proprio nulla. Senza una parte della magistratura collusa la criminalità organizzata sarebbe stata sconfitta . E il collante in questo sistema sono i poteri occulti che gestiscono le istituzioni."

Queste sono parole di un magistrato, non mi importa chi esso sia,  e non sono estrapolate da un comunicato dei no global ribelli . Queste parole evidenziano lo status della Calabria. Stato senza stato , anzi con molto stato. Controllato dalla ndrangheta, dalla massoneria, da poteri forti e fortissimi, che trovano il tempo di continuare a chiedere di perseguire 13 persone, giovani e meno giovani che hanno lavorato e continuano a lavorare a mani nude, e cioè senza scorta, all'interno di territori minati, come quelli dell'Afganistan, dove però qui i talebani si chiamano politici, massoni, magistrati,polizia,ros e via dicendo. Qualcuno fuori dalle logiche di movimento e repressione pensava che non ci sarebbe stato nessuna richiesta di appello. Fiordalisi trasferito o auto trasferitosi in Sardegna, l’assoluzione piena di tutti gli imputati, il teorema dei Ros e Digos cosentina  completamente smontato, chi vuoi che si metta a riscrivere tutto ?  Ed eccola qui la procura Cosentina con i tre Pm tenori a rimettere tutto in discussione, chiedendo addirittura finanche l’annullamento del primo grado. In buona fede qualcuno aveva anche pensato ad  un segnale di riappacificazione degli animi . Con tutto quello che sta succedendo nella magistratura calabrese, con perquisizioni e auto perquisizioni, trasferimenti ed attacchi violenti fra magistrati stessi, una ndrangheta all'attacco che non risparmia niente e nessuno, vuoi che qualcuno voglia rimettere di nuovo in moto il movimento no global !!? . Certamente qualcuno lo vuole . Vuoi mettere che ci si metta a  pedinare un giovane non violento e vuoi mettere che si debba pedinare un nadrenghetista con qualche decina di omicidi sulle spalle. Non si sa mai. Nel corso degli anni, dal 2001 ad oggi , sia tutti gli imputati che tutti gli attivisti del movimento dell’area meridionale avevano avuto modo ampiamente di dimostrare il loro lavoro sociale e politico all’interno dei territori. Cosa è stato fatto in definitiva in questi ultimi anni ? Abbiamo spacciato droghe ed armi, attivate collusioni con ndranghetisti ?  abbiamo messo bombe nei tribunali, nelle caserme, sotto le auto di magistrati ? Abbiamo intimorito commercianti a pagare pizzo ? attivate usure ed altro ? ci siamo messi in società per speculazioni edilizie sulla costa tirrenica ? o siamo entrati in società per gestire al meglio inceneritori, fabbriche di morte e di diossina ?   o ci siamo messi in moto per archiviare e far dimenticare morti bianche alla Marlane di Praia a Mare o altre morti derivanti dal seppellimento dei rifiuti tossici della Jolly Rosso ?. Perchè in definitiva è questa l'attività principale che si fa in Calabria; Ed i magistrati dovrebbero occuparsi di questo e solo di questo, invece di farsi le scarpe fra di loro pensando alle proprie carriere . Io, noi, gli altri compagni e  compagne, abbiamo continuato ad occuparci di altro. Ci siamo occupati degli immigrati che ancora sbarcano sulle nostre coste, dei morti della Marlane, dei cittadini indifesi contro gli inceneritori e le discariche tossiche; dell’onda anomala degli studenti che lottano contro il decreto Gelmini; dei diritti civili della povera gente sempre di più abbandonata nelle corsie degli ospedali, o sulle corsie autostradali per protestare contro i licenziamenti ed il lavoro nero, delle navi tossiche e dei rifiuti tossici sotterrati ed affondati nei nostri mari. Di questo ci siamo occupati in questi anni. Ora dovremo di nuovo occuparci della nostra libertà e del diritto di un intero movimento di poter manifestare e protestare contro le scelte liberiste e capitaliste dei nostri governanti. Ed è per questo che se l'appello verrà attivato, nonostante tutto, ci ritroveremo tutti a Catanzaro a presenziare alle prime udienze, così come saremo alla Maddalena con il movimento mondiale antiglobalizzazione  per protestare contro le sentenze assolutorie della macelleria genovese e per onorare ancora una volta la memoria di Carlo Giuliani e quella di Alexis assassinato come lui ad Atene. Francesco Cirillo imputato assolto Sud Ribelle -18.12.2008

 

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